Concorsi al GOM, Fiamma Tricolore e Ancora Italia denunciano irregolarità
Al centro della bufera è finita l'assessore Calabrò. Minnella o Modafferi presentano esposto in procura e chiedono l'intervento del Prefetto e del Presidente Occhiuto
08 Gennaio 2022 - 08:59 | di Redazione
Secondo Fiamma Tricolore e Ancora Italia ci sarebbero stati dei potenziali conflitti di interesse nelle modalità di soddisfacimento del fabbisogno del personale 2021-2023 scelte dal Comune. Al centro della bufera il concorso bandito dal GOM lo scorso agosto e la presenza fra gli idonei dell’assessore Calabrò.
Concorso al GOM e fabbisogno di personale al Comune
Una gestione “discrezionale” delle procedure hanno definito il modus operandi impiegato dal Grande Ospedale Metropolitano e dal Comune di Reggio Calabria Giuseppe Modafferi (coordinatore regionale Ancora Italia) e Giuseppe Minnella (Portavoce provinciale del Movimento Sociale Italiano Fiamma Tricolore).
Nel corso di una conferenza stampa convocata nella giornata di ieri, i due esponenti hanno illustrato alla stampa locale quanto secondo loro accaduto, che li ha spinti presentare un esposto alla Procura della Repubblica e ne hanno inviato una copia al Prefetto, all’Autorità Nazionale Anticorruzione ed al Presidente della Regione Calabria.
Il problema nasce da una determina attraverso la quale il Comune ha approvato l’avviso di manifestazione di interesse per idonei nelle graduatorie di concorsi pubblici espletati, però, da altri enti per la copertura dei posti previsti dal fabbisogno del personale.
Nell’elenco, secondo quanto esposto da Fiamma Tricolore e Ancora Italia, compaiono politici e parenti.
La presenza dell’assessore Calabrò
Al centro della bufera è finita l’assessore Calabrò, risultata idonea al concorso bandito dal Gom e grazie alla determina comunale che mette a disposizione dell’ente la graduatoria si potrebbe procedere con l’assunzione.
Pescando dalla graduatoria di idonei ed “inventando criteri selettivi”, secondo Fiamma Tricolore e Ancora Italia “si lede il principio merito e trasparenza. Una legge che prevedeva una graduatoria per casi residuali non può essere usata quando si devono assumere 40 persone”.