Comune Reggio, da fine mese tornano acconti Tari e Sistema idrico: Le decisioni di Palazzo San Giorgio

Stop alla sospensione dei tributi disposta a marzo. La delibera assunta dall’esecutivo lo scorso 18 settembre


Finita la sbornia elettorale si ritorna lentamente alla normalità. Una normalità che mal si coniuga con la pandemia che continua ad imperversare in tutto il mondo e che costringe la popolazione a nuovi sacrifici e a nuove restrizioni. Ma se non bastasse questo, arriva anche la riattivazione delle procedure di riscossione dei tributi relativi ai rifiuti e al servizio idrico.

Tra esenzioni e scadenze

Nell’universo Reggio Calabria, siamo in attesa dell’imminente nomina della nuova giunta presieduta dal rieletto sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha però già annunciato la proroga dell’esenzione del pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, almeno fino alla fine dell’anno.

Ma in realtà l’attività amministrativa non è mai realmente stata sospesa. Tanto che la vecchia giunta comunale ha continuato a riunirsi anche durante il periodo di campagna elettorale assumendo importanti decisioni.

È proprio il caso della riattivazione delle procedure di riscossione dell’Ente per ciò che riguarda Tari e Servizio idrico integrato. Con la delibera n°153 del 18 settembre scorso infatti l’esecutivo ha dato il via libera alla riscossione dei tributi comunali che erano stati sospesi da Palazzo San Giorgio a marzo scorso, ancor prima del  Decreto Legge adottato dal governo che stabiliva la sospensione, dall’8 marzo al 31maggio 2020, dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici degli enti impositori. La proroga dello stato di emergenza ha poi fatto il resto.

Una misura corroborata anche dall’intervento dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) che con la deliberazione n. 158 del 05 maggio 2020, ha previsto delle riduzioni tecniche obbligatorie in favore delle utenze non domestiche oggetto di sospensione dell’attività per effetto dei provvedimenti governativi e locali emanati per fronteggiare l’emergenza sanitaria.

Ma oggi, per come sottolineato dal Dirigente del settore Finanze e tributi in un carteggio con gli uffici della Città Metropolitana, “non risulta finanziariamente possibile consentire ulteriori sospensioni e proroghe di scadenze, in assenza di un adeguato supporto finanziario dello Stato, poiché gli interventi previsti dal Decreto Rilancio sono di importo inadeguato”. Per questo il dirigente Francesco Consiglio a suo tempo ha inviato una proposta di delibera alla giunta avente oggetto l’adozione di misure in materia di Tari e Sii, soprattutto per evitare le rilevanti disfunzioni in termini di cassa per il Comune che, per altro, è ancora sottoposto alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.

Scadenze e rate

Così, a pochi giorni dal voto del 20 e 21 settembre scorsi, la giunta presieduta dal sindaco uscente (rieletto al ballottaggio), ma assente nella seduta del 18 settembre ha stabilito la repentina ripresa della riscossione dei tributi stabilendo, con riferimento alla Tari, che per l’esercizio 2020 la tassa sarà riscossa in tre rate, con scadenza della prima rata al 31 ottobre e dell’ultima rata al 31 dicembre. Dunque, gli uffici di Palazzo San Giorgio procederanno all’emissione dell’acconto 2020 rapportato al 58% del dovuto annuale, con ripartizione in due rate di uguale importo: 1° rata o unico pagamento, al 31.10.2020 e 2° rata al 30.09.2020. In tale acconto saranno applicate le riduzioni obbligatorie della menzionata deliberazione Arera n. 158/2020. Infine, è stato disposto che con la terza rata (scadenza al 31/12) si provvederà a definire e concludere la fase di riscossione volontaria delle TARI 2020, che si rifà alle tariffe in vigore nel 2019.

Parimenti, con riferimento alla Sistema idrico integrato, la ripartizione del pagamento dovrà avvenire in tre rate di uguale importo, fatta salve le specifiche previsioni dettate da Arera riferite al maggior termine di dilazione: 1°rata o unico pagamento, al 30 ottobre; 2° rata, al 30 novembre e 3° rata al 31 dicembre.

È stata inoltre vagliata la necessità – si legge nel corpo della delibera – ai fini precauzionali e rispetto all’esigenza di evitare possibili assembramenti – astrattamente possibili in quanto una moltitudine di contribuenti, non avvezza ai pagamenti on line, potrebbe recarsi presso gli uffici della preposta società comunale Hermes Servizi Metropolitani srl ovvero di uffici postali, bancari o similari – di diversificare la consueta unica emissione fissata per l’intera platea di utenti/contribuenti con suddivisione in due o tre lotti, ferme le scadenze indicate.