Comune di Reggio, muro contro muro tra Falcomatà e il Pd: “O si azzera la giunta, o si va a casa”
Le condizioni imposte dal Pd per non staccare la spina all'amministrazione Falcomatà. Calabrò e Scopelliti saltano?
23 Novembre 2021 - 13:12 | di Pasquale Romano
“Una o due postazioni in giunta? Probabilmente non ci siamo capiti“. Se i toni accesi dell’infuocata riunione di sabato scorso tra i vertici del Pd e Falcomatà si sono ammorbiditi, non lo sono affatto le intenzioni del partito del segretario Enrico Letta. Il piano elaborato dal sindaco sospeso e riportato su queste pagine, con due postazioni offerte al Pd in un rimpasto di giunta, ha prodotto come risultato un sorriso da parte dei dem. Che alla proposta di Falcomatà, considerata quasi una provocazione, hanno deciso di rispondere alzando ulteriormente la posta e non escludendo affatto la fine anticipata dell’amministrazione.
“O si azzera la giunta, o si va a casa”, questo in sintesi il (brutale) pensiero del Pd in vista della decisiva riunione di coalizione che si terrà domani pomeriggio. Prima di quel momento (stasera in videoconferenza) ci sarà un precedente confronto tra i vertici del Pd, nel quale verranno decise nel dettaglio le linee guida e le richieste che verranno avanzate durante la riunione.
Richieste che, secondo quanto raccolto da CityNow, a carattere generale sono già nero su bianco. Azzeramento di tutte le deleghe, nuova giunta a fortissima trazione Pd, che in questo modo riprenderebbe il controllo di Palazzo San Giorgio. In particolare, i f.f. Brunetti e Versace privati delle numerose e importanti deleghe che attualmente detengono e che verrebbero trasferite in quota Pd.
Via anche gli assessori più vicini a Falcomatà, con i nomi di Irene Calabrò e Rosanna Scopelliti che appaiono tra quelli maggiormente in bilico, assieme a Giuggi Palmenta che è tra le principali indiziate a salutare anzitempo la giunta. Queste le condizioni che saranno imposte dal Pd, una sorta di ‘prendere o lasciare’ con Falcomatà che a quel punto dovrebbe scegliere tra un drastico ridimensionamento nel potere di gestione… e i titoli di coda.
Quali i nomi esterni in ingresso nella nuova giunta? Al momento è prematuro fare ipotesi, si è ancora in una fase di transizione, nella quale si cercherà di capire se è possibile andare avanti o meno. Quello che appare certo, è che il Pd pensa a 1 o 2 profili particolarmente pesanti e di spessore, che possano fare ombra a Brunetti: in questo senso circola il nome di Mimmetto Battaglia.
Rumors inoltre riferiscono di un Pd notevolmente infastidito dallo scouting portato avanti in questi giorni dai nuovi vicesindaci Brunetti e Versace, una sorta di ‘campagna acquisti’ che non starebbe dando i frutti sperati, se non quello di convincere sempre più i dem che forse è il caso di staccare la spina all’amministrazione Falcomatà.
Da tenere in considerazione infine quelle che saranno le richieste del gruppo Democratici e Progressisti in area Nino De Gaetano. Falcomatà negli ultimi giorni ha sondato la situazione, che non sembra essere molto diversa rispetto a quella del Pd. Anche la neo formazione consiliare non vede concrete alternative ad un azzeramento della giunta, con una proposta al rialzo (tre postazioni?) che gioco forza andrà in contrapposizione con quella del Pd.
A poco più di 24 ore dalla riunione decisiva, il futuro dell’amministrazione Falcomatà è più che mai a rischio. Servirà pazienza, enorme capacità di mediazione e diplomazia per spuntarla e dare vita a quello che sarebbe il ‘terzo tempo’. Con l’unica possibilità di esistere che sembra essere attraverso un reset dell’attuale giunta.