Riunione di fuoco, il Pd durissimo con Falcomatà: “Non puoi fare come ti pare”. Amministrazione a rischio

Come si prevedeva, è arrivata la resa dei conti tra Falcomatà e il Pd. Adesso il futuro dell'amministrazione è a rischio


Tanto tuonò, che piovve. Che i rapporti tra il sindaco Falcomatà e buona parte del Pd fossero tutt’altro che idilliaci, era cosa nota da tempo. La sentenza del Processo Miramare, con le seguenti decisioni in solitaria del primo cittadino, hanno rappresentato la classica benzina sul fuoco. Come si prevedeva, è arrivata la resa dei conti tra Falcomatà e il Pd. Incandescente la riunione tra i vertici del Partito Democratico e Falcomatà, il sindaco sospeso ha dovuto fare i conti con un vero e proprio assalto da parte del responsabile degli enti locali Francesco Boccia.

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“Non puoi fare come ti pare” è forse il pensiero più gentile espresso dai vertici del Pd, con una linea di pensiero che è stato sottolineato fosse quella del segretario Enrico Letta, assente alla riunione. Anche Provenzano, sino a ieri l’esponente dem più vicino a Falcomatà, ha di fatto preso le distanze rispetto a quanto deciso dal primo cittadino. Il Pd vorrebbe un rimpasto decisamente più corposo rispetto alle due nomine effettuate da Falcomatà, ma si troverebbe nella paradossale situazione di doverle discutere….con un esponente di Italia Viva, ovvero il f.f. Paolo Brunetti.

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In uno scenario simile, non è da escludere alcuna ipotesi, neppure quelle che al momento appaiono ancora complicate come un crollo dell’amministrazione Falcomatà. Il Pd però, nel corso della riunione, ha paventato la concreta possibilità di una valutazione ‘sul momento’, in consiglio comunale, per decidere se accordare la fiducia o meno. Sarà un weekend bollente almeno come le 24 ore appena trascorse, giorni in cui sarà necessario ricucire quello che al momento è uno strappo pesante.

Secondo quanto raccolto da CityNow, lunedi 22 novembre si terrà un’altra riunione, stavolta alla presenza di tutta la maggioranza compresi il Pd e il gruppo Democratici e Progressisti. Sarà, salvo sorprese, il momento in cui si capirà se ci sono le condizioni per andare avanti o meno.