Comune Reggio, con un Pazzano in più, Enzo Marra è il nuovo presidente del Consiglio
Minicuci attacca: “soccorso rosso”. Versace e Caridi i vicepresidenti. Novarro e De Biasi questori
26 Ottobre 2020 - 20:35 | di Claudio Labate
In quasi quattro ore di discussione si è esaurito il primo Consiglio comunale della seconda consiliatura targata Giuseppe Falcomatà. Una seduta che ha riservato colpi di scena, buoni propositi – puntualmente disattesi – e prese di posizione importanti che aiutano a decifrare la nuova geografia politica della massima assise cittadina. Assise che sarà guidata dal democrat Enzo Marra eletto quale nuovo Presidente del Consiglio.
Convalida e surroghe
Il primo cittadino Giuseppe Falcomatà ha fatto di tutto per presentarsi in Consiglio con la nuova giunta, già presentata alla città sabato scorso nello spazio occupato dall’istallazione Opera dell’artista Tresoldi. E per effetto di quelle nomine hanno fatto il loro ingresso in aula i primi dei non eletti delle liste da cui il sindaco ha attinto per formare il suo esecutivo.
Ma la mattinata è stata segnata, prima ancora dell’inizio del Consiglio, dall’arrivo a Palazzo San Giorgio del provvedimento di sospensione destinato alla consigliera Angela Marcianò e firmato dal Prefetto Massimo Mariani. L’ex candidata a sindaco che pure si era recata a Palazzo San Giorgio per il suo primo giorno da consigliera ha quindi dovuto fare dietrofront e lasciare il Palazzo non senza polemiche, affidate poi ad una nota diffusa sulla propria pagina Facebook.
C’è voluta un’ora abbondante per rimettere insieme l’assemblea che, guidata dal consigliere anziano Giuseppe Milia (FI), ha proceduto al disbrigo delle formalità per la convalida degli eletti. Come detto per effetto della nomina in giunta sono entrati a Palazzo San Giorgio Nancy Iachino (Pd), Giovanni Latella (Italia viva) Massimiliano Merenda (La Svolta), Giuseppe Nocera (Articolo 1), Nino Zimbalatti (A testa alta-Psi) e Filomena Iatì che ha preso il posto di Angela Marcianò.
Il giuramento del sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha letto per la seconda volta la formula di rito, ha chiuso la prima parte del Consiglio che con un applauso bipartisan ha sancito l’avvio del Falcomatà bis.
Marra Presidente, Pazzano la stampella
Come anticipato anche da queste colonne, è Enzo Marra (Partito democratico) il nuovo presidente del Consiglio comunale. Ci sono volute due votazioni per arrivare al risultato anelato dalla maggioranza di centrosinistra, e non senza schermaglie tra i due schieramenti.
D’altra parte inizialmente era stato Nino Minicuci a sfidare la maggioranza chiedendole un segnale di cambiamento, accordando all’opposizione la presidenza a garanzia dell’imparzialità dell’azione di chi condurrà il Consiglio. Richiesta restituita al mittente da Nino Castorina che ha contro-richiesto un voto unitario dalle minoranze. Saverio Pazzano all’esordio in Consiglio comunale, si si è detto emozionato e ha annunciato subito l’astensione al voto: “è vero c’è una maggioranza elettorale in aula ma c’è anche una maggioranza di città che chiedeva discontinuità, e questo non c’è stato”.
Il riferimento dell’ex candidato a sindaco è alla giunta, che per Pazzano rappresenta la “continuità nella continuità”.
E se Massimo Ripepi bacchetta Pazzano, accusato di incoerenza – “ti dovevi ricordare prima di criticare la discontinuità mancata di Falcomatà” ha detto – Peppe Sera cerca di mettere le cose al proprio posto: “la maggioranza fa le scelte la minoranza controlla”.
Serve l’intervento d’esperienza di Giuseppe Giordano per evitare il ricorso ad una terza votazione da tenersi in un altro Consiglio comunale. L’ex consigliere regionale da parte sua ha chiesto di dare un segnale alla città non differendo l’elezione del Presidente del Consiglio e quindi costituire l’ufficio e i grippi consiliari.
All’appello ha risposto Pazzano: “So già che sarò spesso in croce – ha esordito -. Qualcuno continuerà a parlare di soccorso rosso, o che ci dovevo pensare prima, ma credo che sia chiaro l’atteggiamento di allora e di adesso. La seconda chance data a Falcomatà non presenta ad oggi gli elementi di discontinuità. La situazione emergenziale del coronavirus impone però che si decida oggi e dico da subito”.
Ma Pazzano non ha intenzione di fornire il “soccorso rosso” per dirla con Minicuci in cambio di nulla. Così annunciando il voto favorevole per Marra invita caldamente a mettere immediatamente all’ordine del giorno l’impegno di una convocazione per un Consiglio comunale straordinario sul covid, entro 8 o 10 giorni. Ma Pazzano non si accontenta e ricorda la richiesta di un audit pubblico sul Bilancio, strettamente collegato all’emergenza covid.
E mentre Ripepi definisce Minicuci un profeta proprio rispetto al “soccorso rosso” offerto da Pazzano alla maggioranza si arriva alla seconda votazione che incorona Enzo Marra neo presidente del Consiglio comunale con 22 voti favorevoli e l’astensione del centrodestra.
Il passaggio di consegne con l’ormai ex Demetrio Delfino avviene con il simbolico affidamento della campanella e il democrat prende finalmente possesso della sua postazione. Non vuole dimenticare niente e nessuno Marra e per questo si affida ad una nota preparata in precedenza. Dopo i ringraziamenti di rito, il neo presidente indica la sua bussola: “Il mio impegno politico con lo zaino dei miei valori in spalla, oggi assume un significato diverso. Interpreterò il ruolo con onestà intellettuale e scrupolosità nel rispetto delle garanzie e delle istanze politiche dell’intero Consiglio”.
Promette quindi equidistanza ed equilibrio, tutelando le prerogative di tutti i consiglieri, fissando un orizzonte preciso da raggiungere: “credibilità della politica, trasparenza e funzionalità del palazzo, sono gli architravi indispensabili per accorciare la distanza dalla società civile”.
Il Consiglio ha poi eletto i due vicepresidenti nelle persone di Carmelo Versace per la maggioranza e Antonino Caridi per l’opposizione. I due segretari questori saranno Debora Novarro per la maggioranza e Giuseppe De Biasi per la minoranza.