‘Ducale’, riunione per compattare la maggioranza. Ma la commissione d’accesso incombe

Durante la riunione di maggioranza, Falcomatà all'opera per evitare la figuraccia sul Reggio Pride. Si preannuncia un consiglio comunale infuocato


Riunione di maggioranza per l’amministrazione di Falcomatà. Venti di scirocco soffiano su Palazzo San Giorgio, la riunione è stata tutt’altro che la solita adunata che come da prassi anticipa i consigli comunali. L’inchiesta Ducale ha messo a dura prova la resistenza della maggioranza, i ritardi sull’Estate Reggina ulteriormente complicato l’andamento dell’amministrazione Falcomatà.

Il caso Reggio Calabria Pride, con gli organizzatori che hanno annunciato un passo indietro rispetto all’imminente manifestazione e attaccato duramente il Comune, soltanto l’ultimo grattacapo in ordine temporale. Anche di questo si è parlato, nella seconda parte della riunione di maggioranza, con il sindaco Falcomatà e il consigliere delegato Filippo Quartuccio all’opera per ricucire lo strappo ed evitare la figuraccia. Da capire, molto probabilmente nella giornata di domani e forse durante l’evento di presentazione dell’Estate Reggina, se saranno riusciti o meno nell’intento.

Leggi anche

Le dimissioni da capogruppo del Pd di Giuseppe Sera (assente all’odierna riunione di maggioranza) un atto dovuto e apprezzato all’interno dell’amministrazione, con qualcuno che all’interno della maggioranza ma fuori dai corridoi o dalle riunioni ufficiali si è interrogato sull’eventualità che lo stesso Sera si dimetta anche da presidente della 3a Commissione Consiliare. Gesto che non sembra essere nelle intenzioni dell’ex capogruppo dem.

Tornando alla riunione di maggioranza, il fulcro della seduta verteva ovviamente sul compattare la maggioranza, dare nuova linfa all’amministrazione che sta vivendo un momento oggettivamente complicato. Non che siano mancati durante il secondo mandato Falcomatà, anzi. Dalla vicenda brogli alla sospensione per il Processo Miramare, dal Miramare bis al caos rimpasto di giunta finendo all’inchiesta Ducale, i momenti di serenità in questi quattro anni si possono facilmente contare.

“Noi abbiamo sempre combattuto l’illegalità e siamo sempre stati dalla stessa parte. Dobbiamo continuare ad amministrare serenamente, operando per il bene della città”: questo il senso (anche se non letterale) del messaggio che il sindaco Falcomatà ha voluto de visu affidare ai suoi.

Un messaggio che serve anche a rimbalzare eventuali pensieri di dimissioni in qualche consigliere di maggioranza. Il già candidato a sindaco Nino Minicuci, nella lettera aperta che ha portato la Prefettura a smentire che è già stato comunicato l’invio della commissione d’accesso, faceva riferimento a ‘tre volenterosi’ della maggioranza che potessero permettere di raggiungere il numero utile per sciogliere il consiglio comunale.

Tre, va da sè, a patto che tutta l’opposizione compatta sia della stessa idea, e questo è ben altra faccenda come facilmente rammentabile dalla telenovela (piuttosto comica) del ‘dimissioni si, dimissioni no’, con i notai reggini improvvisamente assurti a protagonisti delle vicende politiche, quasi con il destino dell’amministrazione comunale in pugno.

Tranne Minicuci e Pazzano (con il messaggio lanciato da quest’ultimo non chiarissimo da decifrare...), tutta l’opposizione in queste settimane è rimasta in silenzio. Un silenzio piuttosto assordante, ma che potrebbe non significare automaticamente immobilismo, bensì la volontà di dialogare e manovrare dietro le quinte, in attesa di capire le prossime evoluzioni.

Leggi anche

La prima, troppo facile da pronosticare, è che lunedi assisteremo ad un consiglio comunale infuocato. La riunione di maggioranza è servita anche per questo, ovvero “prepararsi” rispetto agli attacchi e alle possibili provocazioni del centrodestra nel corso della seduta all’interno dell’Aula Battaglia.

Nella giornata di domani intanto, si toglierà finalmente il velo sugli eventi dell’Estate Reggina, che non sarà più “a blocchi” come ipotizzato dal sindaco Falcomatà in un primo momento. Sarà possibile conoscere quindi nel dettaglio le idee dell’amministrazione per un’estate 2024 che ha già visto trascorrere la prima parte in totale silenzio, si spera quindi in un cartellone ricco sia a livello qualitativo che nella quantità, così da riparare almeno in parte al danno.

Infine, la domanda più attesa, quella che da settimane aleggia sopra Palazzo San Giorgio: arriverà o no la commissione d’accesso, che spesso e volentieri porta allo scioglimento dei Comuni? La risposta è solo nelle intenzioni di Prefettura e Ministero dell’Interno: ogni fuga in avanti o voglia di ‘anticipare’ quello che accadrà è scorretto, oltre che azzardato in un momento particolarmente delicato per Reggio Calabria.

Si può però annusare l’aria che tira, oltre che intercettare quelli che sono i segnali da Roma. E allora si, non è un’eresia affermare che nelle prossime settimane, effettivamente dovrebbe arrivare (purtroppo) la commissione d’accesso a Palazzo San Giorgio.