Comune di Reggio, weekend di fuoco: Pazzano apre alle dimissioni

Lo spettro della Commissione d'accesso agita l'opposizione...e anche parte della maggioranza. Scintille assicurate in consiglio comunale

Raramente il clima fuori da Palazzo San Giorgio è stato così in linea con la temperatura anche all’interno dello stesso palazzo. Sono giorni caldi e frenetici quelli che si vivono, la riunione di maggioranza tenutasi ieri è servita al sindaco Falcomatà per tranquillizzare i suoi e dettare la linea.

Il primo cittadino, la giunta e anche altri esponenti di maggioranza lo hanno detto a chiare lettere: no alle dimissioni, si va avanti con il terzo tempo Falcomatà. Oggi la presentazione degli eventi dell’Estate Reggina, un cartellone senza dubbio vario e ricco di eventi, che è un piacere (a differenza di quanto affermato in conferenza stampa da Falcomatà) oltre che un dovere definire di buon livello, sia dal punto di vista della qualità degli eventi che della quantità.

Rispetto al “presunto ritardo” (così definito dall’amministrazione) nella presentazione degli eventi, avvenuta sabato 13 luglio, basta limitarsi a dare un’occhiata al calendario per evidenziare che non c’è nulla di presunto, altrimenti sarebbero presunti anche i ritardi sul Ponte Calopinace, i chioschi sul Lungomare e tutte le altre inefficienze dell’amministrazione Falcomatà che anche in questo caso è un dovere riportare, seppur con meno piacere.

Tornando alle dinamiche più squisitamente politiche animano Palazzo San Giorgio, direttamente legate all’inchiesta Ducale e i possibili sviluppi, pochi giorni fa un segnale ambiguo era stato lanciato dal consigliere comunale di opposizione Saverio Pazzano.

Ambiguo perchè Pazzano, seppur spesso critico con l’amministrazione Falcomatà, non aveva mai chiaramente aperto alla possibilità di dimissioni, parlando sempre di problematiche che sarebbero dovute rimanere all’interno della politica e dell’aula consiliare.

“Non ci sono elementi per proseguire con l’amministrazione Falcomatà. La maggioranza dovrebbe dire Basta. È ora il tempo delle prime risposte alle prime domande. A qualcuno interessa di Reggio?”, la sintesi piuttosto dura delle riflessioni sulla politica reggina del consigliere Pazzano.

Riflessioni che saranno con ogni probabilità alla base dell’incontro promosso dal gruppo La Strada domenica 14 luglio, alle ore 18 a Piazza Orange.

“La situazione di Reggio impone una riflessione aperta, franca, coraggiosa. Urgente. Senza cedere al populismo, senza cedere al giustizialismo, abbiamo il dovere di porre pubblicamente delle questioni e confrontarci.

Nella palude, nel vuoto della politica che si trincera in luoghi comuni da un lato e dall’ altro, abbiamo il dovere di tornare alla Politica. Quella che analizza i fatti e propone una visione, matura delle scelte, delinea un percorso.

La Politica ha il dovere di rendere conto della palude in cui la città si trova, ha il dovere di generare un confronto. Di rigenerare partecipazione. Nella inevitabile rassegnazione è la passione a determinare il cammino, la consapevolezza a determinare le scelte”, questo quanto espresso dal gruppo La Strada in vista dell’evento che si terrà domani.

Pazzano e il gruppo La Strada vogliono quindi capire quale è il sentiment dei reggini, se l’opzione delle dimissioni è la via da privilegiare oppure no. Ancora in silenzio invece gran parte del centrodestra: potrebbe trattarsi di una strategia in vista del consiglio comunale, che si preannuncia infuocato, che si terrà lunedi 15 luglio.

E’ una partita che ovviamente si gioca sull’asse Reggio Calabria-Roma, con i partiti nazionali di centrodestra che hanno le antenne drizzate e sono pronti a dare indicazioni in un senso o nell’altro.

Quello che è certo, al netto di silenzi, strategie e rassicurazioni che la nave dell’amministrazione Falcomatà è serena e naviga in acque tranquille, è che lo spettro della Commissione d’accesso agita tutto o quasi il consiglio comunale. Maggioranza compresa.

Una possibilità che in molti vorrebbero evitare, sia a livello personale in ottica di un futuro politico che per il bene della città, con la commissione d’accesso che spesso (anche se non obbligatoriamente, come ricordato dalla Prefettura) porta dopo le verifiche del caso e la relazione d’accesso, allo scioglimento del Comune e all’arrivo dei Commissari per un periodo di 18-24 mesi. Si tratterebbe di una mazzata devastante per Reggio Calabria.