Lamberti: “Falcomatà dovrà far rinascere una città invivibile. Scopelliti? Ha pagato troppo”

Da Giuseppe...a Giuseppe: "Scopelliti leader indiscutibile, Falcomatà chiamato al riscatto. Tanti reggini credono nel mio progetto", le parole di Lamberti Castronuovo

Falcomata Lamberti Scopelliti

Con la sentenza di Cassazione del Processo Miramare, arrivata mercoledi 25 ottobre, si sono chiusi 5 giorni di fuoco a Reggio Calabria, probabilmente tra i più importanti degli ultimi anni.

Sabato l’evento atteso e molto partecipato a Piazza Duomo dell’ex Sindaco e Governatore Giuseppe Scopelliti, uno squarcio tra passato e presente, con la volontà\speranza di voler disegnare un nuovo futuro per Reggio Calabria. Ieri la sentenza che ha messo fine al Processo Miramare e riabilitato completamente la figura di Giuseppe Falcomatà, non soltanto prescritto ma assolto, con un peso specifico ben differente tra le due.

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Eduardo Lamberti Castronuovo era in prima fila all’evento in Piazza Duomo e da attento osservatore delle dinamiche politiche reggine, avrà seguito le vicende relative al Processo Miramare.

“Rispetto il lavoro della magistratura e prendo atto della sentenza di assoluzione, io dico che le battaglie politiche vanno fatte fuori dalle aule di Tribunale. Falcomatà va giudicato per quello che ha fatto e quello che farà come amministratore. L’importante che ora questi 2 anni possano passare in modo completamente differente rispetto al recente passato”.

L’editore di Rtv commenta le prime parole di Falcomatà dopo l’assoluzione, fotografando al contempo lo stato attuale della città.

“Se credo in “nuovo inizio”? Io credo in Dio onnipotente. Non devo avere la “speranza” di veder invertita la tendenza, la speranza attiene alla religione mentre la politica è chiamata a dare certezze. Ricordo la situazione imbarazzante del Lido Comunale, la discutibile riqualificazione di Piazza De Nava e come la cultura in città non esista praticamente più.

Reggio Calabria è una città invivibile, diventata in questi ultimi anni cattiva e invidiosa. Non è nemmeno una città ma un agglomerato di case. L’amministrazione, ovviamente, in tutto ciò ha le sue responsabilità”.

Non c’è stato un contatto tra i due dopo la sentenza di Cassazione del Processo Miramare, Lamberti ne spiega il motivo.

“Se ho scritto a Falcomatà? Sarebbe ipocrita. Non faccio parte di chi ha detto peste e corna sino a ieri e oggi gli dice “bravo Sindaco, bentornato”. Io giudico l’amministratore e non mi pare che quanto fatto sino a oggi meriti applausi. L’ultimo censimento parla di 12 mila cittadini in meno, significa che sono aumentate le partenze. Reggio Calabria ha perso energia, e sono i giovani a doverla dare ma purtroppo vanno via”.

Da Falcomatà a Scopelliti, il passo è breve. “Ho seguito l’evento a Piazza Duomo come ho sempre fatto con gli eventi politici e culturali. Scopelliti ha raccontato la sua versione, a mio modesto parere ha pagato troppo per un qualcosa che personalmente non ha fatto. Anche in questo caso rispetto le sentenze che ci sono state e il potere indipendente della magistratura. Scopelliti ha scritto un libro ‘Io sono libero’, oggi potrebbe scriverlo anche Falcomatà”.

L’ex Sindaco e Governatore, dal palco di Piazza Duomo,  ha puntato il dito in modo particolare sulle risorse non spese dalle due amministrazioni Falcomatà in questi 10 anni.

“Tutto quello che ha detto è verosimile, ma servirebbe un confronto tra le parti o un chiarimento dall’amministrazione per capire quale è la verità e perchè si sono perse queste ingenti risorse, se si sono perse. Tra i 2 sindaci, Scopelliti aveva sicuramente una idea di città, poi magari non si è concretizzata del tutto.

Reggio all’epoca era una città più viva ed energica, dove i giovani avevano la possibilità di viaggiare. Sul fatto che sia un leader non ci sono discussioni, ha dimostrato grande dignità e mi sono anche commosso quando ha letto la lettera della figlia”.

Passato, presente e futuro. Con l’assoluzione di Falcomatà, le elezioni anticipate in riva allo Stretto almeno per il momento sono scongiurate. Lamberti è stato il primo a lanciare un progetto politico con vista sulle prossime elezioni.

“C’è molta gente che sente il bisogno di partecipare e dire la sua. Stiamo facendo liste civiche, i cittadini fortissimamente vogliono che cambi l’andazzo di questi ultimi anni. Noi non siamo contro nessuno, nemmeno i partiti, vogliamo soltanto il bene della città e crediamo di poter realizzare un vero cambiamento con un progetto solido e concreto.

Il progetto Bandecchi-Ripepi? Ben venga qualsiasi altro progetto, non giudico nessuno. Saranno i reggini a dover giudicare attraverso le urne, spero con un voto davvero libero e non condizionato dalle solite logiche. Io offrirò la mia disponibilità e già da oggi affermo che svolgerei il mio ruolo da sindaco solo con un rimborso spese. Trovo immorali questi aumenti, il mio primo atto -conclude Lamberti- sarebbe proprio quello di abbassare gli stipendi al primo cittadino e alla giunta”.

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