Giunta e terzo tempo, ora Falcomatà ha fretta. La maggioranza abbaia…o morde?

Saltata la riunione del Pd, il sindaco non vuole più aspettare. Ultimo incontro Falcomatà-Irto: weekend di tensioni, poi (finalmente) arriverà la parola fine


Nuova giunta Falcomatà: ci siamo, o almeno dovremmo esserci. Il primo cittadino adesso ha fretta, probabilmente ha intuito che le ultime settimane di logoranti tensioni, dialoghi accennati, incontri e riunioni, non hanno prodotto molto. Nel corso della settimana che si sta per chiudere, il sindaco ha dettato definitivamente la linea: rinnovamento totale salvo Brunetti, pochi giorni di tempo alle forze di maggioranza (se d’accordo con la metodologia) per proporre i nomi da inserire all’interno dell’esecutivo.

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Falcomatà non ha dubbi nemmeno sulle caselle da assegnare, con Democratici e Progressisti che dovrà accontentarsi di una sola postazione anche dopo l’acquisto last minute di Nino Castorina e Italia Viva che dovrà rassegnarsi a dover confermare il vice sindaco Paolo Brunetti quale proprio esponente all’interno dell’esecutivo.

Le minacce di uscita dalla maggioranza e appoggio esterno avanzate da entrambe le forze di maggioranza non sembrano spaventare il sindaco, che ai suoi fedelissimi avrebbe assicurato: “Vedremo se davvero daranno un supporto esterno. In ogni caso, non cambio idea”, sarebbe la sintesi del Falcomatà-pensiero.

Verificare se le forze di maggioranza abbaiano o mordono: sembra essere questo il principale interrogativo, quello che scioglierà il braccio di ferro e porterà la nuova giunta a prendere finalmente forma.

Quale sarà la decisione ufficiale e ultima del Pd? Questo il principale nodo, trattandosi del partito azionista di maggioranza e collocazione politica dello stesso Falcomatà. La risposta dovrà arrivare al termine dell’incontro che, secondo quanto raccolto, si terrà domani tra il primo cittadino e il segretario regionale Nicola Irto dopo che la riunione prevista per oggi è saltata.

Particolarmente delicata la posizione del senatore dem, tirato per la giacca e in mezzo a due fuochi. Da un lato, la linea dura e rigida di Falcomatà, che vuole 2 profili…e mezzo (la terza casella da assegnare al Pd infatti sarebbe espressione dello stesso sindaco) nuovi di zecca da inserire all’interno della nuova giunta. Dall’altro, le esigenze dei dirigenti territoriali del Pd e le comprensibili volontà degli attuali assessori di rimanere all’interno del nuovo esecutivo, con un pressing asfissiante e la speranza di lasciare tutto così com’è.

Decidere…di non decidere sarebbe la tentazione di Irto, lasciando noie e grattacapi al sindaco Falcomatà e ai segretari locali Morabito e Bonforte: sarà difficile però non prendere una posizione in merito, anche per gli equilibri con la base nazionale del Pd e il ruolo di segretario regionale che impone delle responsabilità in casi come questi.

Nonostante buona parte della maggioranza vorrebbe mantenere lo status quo, Falcomatà sembra voler procedere in direzione ostinata e contraria. Riuscirà nel suo intento, preservando equilibrio ed evitando l’implosione? La risposta sta per arrivare.

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