Falcomatà e la voglia di rivoluzione. Giunta tutta nuova: a casa gli assessori eletti?
Nodo Brunetti, Falcomatà spinge per la riconferma ma il Pd fa muro. Toto assessori, spuntano i primi nomi...
26 Settembre 2023 - 20:05 | di Pasquale Romano
La clessidra lentamente si svuota, l’appuntamento con il 25 di ottobre (quando si deciderà il futuro di Giuseppe Falcomatà e di conseguenza dell’amministrazione comunale) si avvicina sempre più. Il sindaco sospeso non vuole e non può farsi trovare impreparato se l’esito dovesse essere quello a lui favorevole, ovvero l’immediato rientro a Palazzo San Giorgio per governare Comune e Città Metropolitana.
Nervosismo e tensione aleggiano nei corridoi, poggiandosi su voci sempre più insistenti in relazione alle idee di Falcomatà. Già riportato in queste pagine della volontà del sindaco oggi sospeso di procedere con un azzeramento della giunta, atto che viene visto quasi come ‘dovuto’ per resettare dopo 2 anni di gestione da parte dei f.f. Brunetti e Versace e ripartire con nuova linfa.
Decisamente più sorprendente e clamoroso invece quello che sembra emergere ‘annusando’ l’aria attorno a Falcomatà. Secondo quanto raccolto, il sindaco sospeso starebbe seriamente pensando ad una giunta completamente nuova, composta soltanto da esterni. Una giunta ‘del Sindaco’ creata da zero, con la precisa volontà di creare una rottura con il passato ed inevitabilmente sottolineare in modo negativo l’andamento dell’amministrazione durante il periodo della propria assenza.
Una scelta, se davvero attuata, destinata giocoforza a sconquassare gli equilibri interni all’attuale maggioranza e creare una spaccatura profonda con gli assessori silurati.
Come se non bastasse, Falcomatà starebbe pensando a questo tipo di soluzione senza ripescare nomi relativi alla prima o alla seconda giunta del proprio mandato: in questo senso insistenti le voci che sussurravano di un possibile rientro di Rosanna Scopelliti o Anna Nucera che secondo questi rumors rimarrebbero fuori da Palazzo San Giorgio.
A rimanere fuori con questo tipo di scelta, eventualità sensazionale ed eclatante, sarebbero (oltre agli esterni Mimmo Battaglia, Giuggi Palmenta e Angela Martino) gli assessori eletti attualmente presenti in giunta: Rocco Albanese, Demetrio Delfino, Francesco Gangemi, Lucia Nucera e Irene Calabrò sarebbero gli esclusi eccellenti, impossibilitati anche dal rientro in consiglio comunale secondo quanto previsto dal regolamento.
Menzione a parte invece per il sindaco f.f. Paolo Brunetti, l’unico che Falcomatà vorrebbe salvare, sia per l’impegno, la diplomazia e la lealtà mostrate in una situazione tutt’altro che semplice, sia per dare un messaggio politico all’altro f.f. Versace, con il quale i rapporti sarebbero tutt’altro che idilliaci e che il sindaco oggi sospeso vorrebbe decisamente ridimensionare una volta rientrato a Palazzo San Giorgio e a Palazzo Alvaro.
Proprio a Brunetti però sono legati i dubbi del Pd, non in riferimento alle capacità del sindaco f.f. ma alla volontà dei dem di affermare una linea da ‘la legge è uguale per tutti’. Non piace al Pd l’ipotesi del ‘tutti a casa meno uno’ che Falcomatà starebbe avanzando in queste settimane, stallo che fa parte delle interlocuzioni alla base degli incontri (più di uno) avvenuto tra il sindaco sospeso e il segretario regionale dem, nonché senatore, Nicola Irto.
‘Impossibile trovare nuovi equilibri interni all’amministrazione con questa situazione incandescente, specie se davvero il repulisti sarà davvero totale. Falcomatà non può più sbagliare, una scelta di questo tipo sarebbe un suicidio politico’, sospirano esponenti di maggioranza che non credono (o non vogliono credere) ad una simile rivoluzione.
Da ricordare come la giunta sia composta da 9 elementi (5 uomini e 4 donne), più il sindaco, con Falcomatà dunque chiamato a individuare 9 profili per creare il nuovo esecutivo a propria immagine e somiglianza.
Anche se è ancora presto per un vero ‘toto-assessori’, qualche ipotesi inizia a venire a galla. Tra i nomi in cima alle preferenze del Pd (con il timbro di Irto) ci potrebbe essere la prof.ssa Consuelo Nava, mentre un secondo profilo in area dem porterebbe all’ex consigliere regionale Giovanni Nucera, assieme al coordinatore provinciale Morabito l’unico a sostenere Elly Schlein alle ultime primarie del Pd.
Riserbo totale invece per i nomi più vicini a Falcomatà, riferibili alle liste civiche, sui quali il sindaco sospeso sta ragionando con la volontà di imprimere un deciso cambio di passo al ‘secondo tempo del secondo tempo’. Missione che cela un doppio obiettivo: contribuire a far rialzare Reggio Calabria dopo anni maledettamente difficili e presentarsi di slancio alle prossime sfide personali.
A partire, magari, dalle elezioni regionali del 2026…