Comunali Reggio, Fiamma Tricolore denuncia ‘clima intimidatorio’: campagna sospesa

Il portavoce provinciale, Giuseppe Minnella, scrive a Prefetto e Questore: ‘Forze esterne alla politica avvelenano l’ambiente’


“È ormai fin troppo chiaro il tentativo continuo di alimentare un clima intimidatorio, di minaccia e di pericolo, nei confronti dei candidati e degli elettori del Movimento Sociale Fiamma Tricolore di fronte ai quali non possiamo rimanere silenti”.

Fiamma Tricolore avverte un clima ostile nei suoi confronti, e attraverso una lettera inviata al Prefetto e al Questore denuncia “il grave clima d’odio” che starebbe contraddistinguendo questa campagna elettorale, annunciando

“da oggi l’interruzione di ogni attività fino a quando non ci verrà assicurato il ristabilimento di condizioni accettabili per una partecipazione democratica alle elezioni che di fatto, alla luce degli episodi sopra citati, ci viene evidentemente impedita”.

Giuseppe Minnella, portavoce reggino di Fiamma Tricolore, partito che insieme ad altre tre liste affiancherà Angela Marcianò nella corsa a Palazzo San Giorgio, ci tiene a sottolineare che il

“Movimento è presente da decenni oramai ad ogni appuntamento politico ed opera quotidianamente nel rispetto della costituzione, della legge, ed anche soprattutto dell’avversario politico”,

ma denuncia come

“negli ultimi giorni forze esterne al palcoscenico politico tentano di avvelenare l’ambiente e di condizionare il voto degli elettori lanciando da social media, quotidiani nazionali ed appuntamenti pubblici, strali contro il movimento che mi onoro di rappresentare ed a cui appartengo ormai dal lontano anno 2003”.

Nel mirino di Minnella finiscono giornalisti e non. Gli episodi portati all’attenzione del Prefetto e del Questore sono sostanzialmente due: il primo riguarda

“un articolo apparso ieri sui quotidiani nazionali di chiaro intento intimidatorio inviato tramite la nota applicazione Whatsapp ai nostri candidati e diversi nostri elettori al fine di screditare l’immagine del movimento, che come Voi certamente saprete, ha operato in città negli ultimi 25 anni nel pieno rispetto delle regole, spesso in collaborazione con i Vs uffici anche quando è stato oggetto in passato di attentati e aggressioni a cui non abbiamo mai ceduto né risposto”;

il secondo si riferisce al confronto tra candidati organizzato dall’Istituto superiore di formazione politica Mons. Lanza.

“L’evento – si legge nella missiva – prevedeva alcune domande per i candidati che, come lo stesso professor Spadaro, presidente dell’istituto, ammette nel corso della presentazione dell’evento ‘sono elaborate dai corsisti’ e, riporto sempre testualmente ‘ripulite dal direttivo’.

Evidentemente l’infelice utilizzo del termine ‘ripulite’ quello sì di antidemocratica memoria non è bastato se pensiamo che tra i fini dell’istituto, citiamo sempre testualmente il suo presidente, rientra ‘l’esigenza di ridare al linguaggio politico una dimensione morale che sia di rispetto per l’avversario’.

Peccato che qualche minuto dopo dimenticato tale ‘rispetto’ e travalicando il fine sociale dichiarato la dott. Magda Galati, persona a noi sconosciuta e con la quale mai nessuno del nostro movimento ha mai avuto il piacere di interloquire ed esporre le nostre idee, parlando del sostegno del Movimento Sociale Fiamma Tricolore ha chiesto alla dott. Angela Marcianò come ‘i valori antidemocratici esplicitamente ammessi da una parte di quel partito possono essere accolti nel suo programma?’

A tali parole di offesa inaudita, di violenza verbale senza precedenti, abbiamo in silenzio ed in modo composto preferito, come è nostro stile ed uso, abbandonare gli spalti e fare ritorno presso le nostre abitazioni”.