Comunali Reggio, Fabio Putortì candidato a sindaco per Miti Unione del Sud

Promotore anche del Comitato pro Aeroporto si rivolge alle liste civiche in campo: ‘Con noi per il vero cambiamento”

Messina, 3 ott. (Apcom) - Si torna a votare a Messina. Il Consiglio di giustizia amministrativa della Sicilia ha infatti annullato il risultato delle elezioni del 2005 accogliendo il ricorso presentato al Tar dalla lista del Nuovo Psi. La lista del Nuovo Psi era stata esclusa a seguito della diatriba, DA allora ancora in corso, tra Bobo Craxi e Gianni De Michelis, per il possesso del simbolo del partito, il garofano rosso, poi risolsasi a favore di De Michelis. Decadono quindi il sindaco di Messina, Francantonio Genovese, candidato a guidare il Partito democratico in Sicilia, il 14 ottobre, e il Consiglio comunale eletti nel 2005.


C’è un nuovo candidato in città. È Fabio Putortì, quale promotore del MITI Unione del Sud e del Comitato pro aeroporto dello Stretto, che lo incoronano “quale persona che in questi anni ha dimostrato competenza e spirito di sacrificio, rinunciando a qualsiasi agevolazione e scorciatoia”.

L’appello pubblico per l’adesione al progetto socio-politico parte dagli attivisti del MITI Unione del Sud, che si lanciano in una invettiva contro “i meccanismi automatici che nella mente di tanti cittadini attribuiscono valore e considerazione a chi, sulla carta, può vantare titoli, ruoli e sangue nelle varie gradazioni di blu” che farebbero propendere la preferenza non sulle capacità dei singoli ma sulla rete di relazioni che gli stessi sono in grado di tessere. Secondo MITI, al momento sono due tipi di forze che si stanno muovendo sul territorio in vista delle elezioni comunali: “forze spontanee, mosse da una sincera voglia di riscatto, il cui obiettivo è quello di ottenere finalmente delle nuove prospettive e delle nuove opportunità per tutti, e Forze aggregate che fanno capo a quella  tradizionale  politica il cui obiettivo è perpetuare e  rafforzare la “famosa” relazione:  + voti  = + controllo sulla gestione delle risorse pubbliche  e  + controllo = + privilegi per una stretta cerchia di persone”.

Proprio per contrastare questa impostazione, “quasi 5 anni or sono – si legge nella nota – abbiamo scelto di rimboccarci le maniche senza attendere alcun incarico ed, attraverso studio, impegno e coerenza, si è scelto di dar vita ad un movimento libero ed autonomo di cittadini in grado di dimostrare che la politica del territorio non si limita al momento elettorale”. La storia recente ha dimostrato poi, come tanto il Comitato pro aeroporto, quanto Miti Unione del sud, abbia preso le distanze dal sistema partitocratico “fondato sulla corsa ai numeri ed ai seggi che hanno rappresentato da sempre la strada più semplice e veloce per ottenere una poltrona ma non certo per lo sviluppo sociale  ed  economico del territorio”.

“Se è vero come è vero che la storia ci deve insegnare a non ripetere gli stessi errori – sottolineano i rappresentanti di MITI – la nostra scelta di candidarci alle elezioni comunali di Reggio Calabria al di fuori dei partiti e dei meccanismi di cooptazione locali è perfettamente logica e coerente rispetto al percorso affrontato in questi anni Un percorso che ci ha fatto raggiungere degli obiettivi impensabili per coloro che erano e sono abituati a richiedere ciò che spetta di diritto attraverso i cosiddetti dialoghi privilegiati o garbi istituzionali od ancora le strategie interpartitiche. Cosa hanno prodotto in termini di benessere collettivo tali modus operandi? Da semplici cittadini si è invece riusciti ad ottenere l’emanazione di fondamentali decreti dirigenziali regionali, decreti interministeriali, si sono affrontati tavoli tecnici sui vari livelli di governo, si è concentrata l’attenzione su materie e documenti programmatici precedentemente  sconosciuti dai vari esponenti politici (ad esempio il piano industriale per la gestione aeroportuale), si è elaborato un piano di gestione integrata sui rifiuti in grado di abbattere l’emergenza ambientale  e la pressione tributaria (il quale resta in attesa di una delibera attuativa dopo la discussione in commissione comunale), si è avviato un metodo di gestione partecipata delle risorse pubbliche attraverso l’informazione  e l’assistenza ai cittadini nella costituzione dei comitati civici territoriali previsti dalle vigenti normative”.

Insomma, per MITI Unione del Sud, che si rivolge “ai cittadini, alle associazioni e alle vere liste civiche” che desiderano un cambiamento, “non si può dichiarare di tenere allo sviluppo del territorio ed al contempo stringere la mano a coloro che ne hanno determinato il declino, non ci si può presentare come lista civica o movimento autonomo ed allo stesso tempo schierarsi con i partiti, quali strutture ormai all’antitesi del concetto di decentramento amministrativo e dell’autonomia di spesa pubblica prevista dalle normative costituzionali ed europee”.