Reggio, Lamberti gioca d’anticipo sulle comunali. Marcianò (per ora) non raccoglie l’assist
"Si torni subito al voto. Codice etico ? Non capisco perchè non sia stato rispettato il patto con gli elettori", le parole di Lamberti
26 Novembre 2022 - 20:28 | di Pasquale Romano
Le prossime comunali reggine hanno già un primo partecipante alla contesa elettorale. La conferma è arrivata dal diretto interessato ai microfoni di CityNow, nel corso dell’ultima puntata di Live Break. Alla domanda “se scenderà in campo alle prossime elezioni comunali come candidato sindaco, siano esse a scadenza naturale o anticipata”, il dott. Lamberti non ci ha pensato due volte a rispondere “assolutamente si”.
Nella giornata di oggi l’editore di Rtv ha inviato una lettera ai componenti della Consulta della Cultura, ufficializzando la volontà espressa ieri ai microfoni di CityNow e anticipando le prossime dimissioni da portavoce della stessa. Sui social network la notizia ha fatto rumore, ottenendo un primo gradimento, seppur virtuale, dei reggini.
Evidente la volontà di scendere in campo, senza perdere tempo e senza aspettare segnali da una delle due coalizioni. Lamberti punterà su un polo civico, provando a raccogliere (come dichiarato nel corso di Live Break) le migliori energie del territorio. Ci sarà anche Angela Marcianò nel progetto politico ideato da Lamberti? La risposta ad oggi non c’è, rimane soltanto un vago sapore di deja-vù.
Già nel corso delle scorse comunali infatti, una volta saltata la candidatura di Lamberti con il centrodestra in favore di Minicuci, c’erano state un paio di riunioni ‘segrete’ per capire se era possibile unire gli intenti. Il progetto, sono in fatti successivi a raccontarlo, è presto naufragato con la corsa solitaria di Angela Marcianò che non le ha impedito di ottenere un buon risultato alle urne, costringendo al ballottaggio Falcomatà e Minicuci, con la rielezione del sindaco attualmente sospeso.
“Se vuole entrarci, prego. Sono un grande estimatore del detto “nessuno escluso mai”. Sai fare? Sei competente? Bene, la porta è aperta”. Cosi Lamberti ha risposto rispetto ad un’eventuale sinergia progettuale con Angela Marciano, con quest’ultima che, secondo quanto raccolto, non si esprimerà in merito sino ad un nuovo faccia a faccia tra i due per capire se stavolta sarà quella buona. Chi dovrà essere tra i 2 il leader del polo civico, con tanto di candidatura ufficiale a sindaco in contrapposizione alle due coalizioni, potrebbe essere uno dei nodi più complicati da sciogliere.
Secco e perentorio il commento di Lamberti riguardo la possibilità di tornare al voto prima della scadenza naturale e sull’ormai famigerato codice etico.
“Io non voglio giudicare, non sono un giudice. Ma voglio dire una cosa ai diretti interessati: ascoltate il popolo. Se mi auguro di tornare presto al voto? Si.
Il codice etico siglato dall’amministrazione comunale reggina diceva che “un amministratore colpito da un provvedimento amministrativo deve dimettersi” e allora perché non siamo consequenziali? Falcomatà per me è una brava persona, l’ho cresciuto, suo padre era uno dei miei più grandi amici, ma io non ho paura di dire ciò che penso, una cosa è l’amicizia, altra è la politica.
Noi abbiamo una città che è assolutamente non adeguata a quelle che sono le potenzialità del territorio. Dunque – ha concluso Lamberti – lasciamo fare a chi sa fare”.
Cdx e Csx cosa fanno?
Le tempistiche incerte, con l’orizzonte naturale delle prossime elezioni fissato per il 2025, sono ottime alleate di centrosinistra e centrodestra per quanto riguarda le scelte che dovranno portare alla designazione dei due candidati sindaco. L’amministrazione guidata dal sindaco f.f. Brunetti naviga non senza difficoltà in un mare piuttosto mosso, con i nuvoloni minacciosi che hanno le sembianze del Processo Miramare e del (futuro) processo sui brogli elettorali.
Salvo terremoti o imprevisti (sempre in agguato) si tornerà alle urne tra 3 anni, in politica è un’eternità che cristallizzerà gli scenari delle due coalizioni. Alcune certezze però già ci sono. Per il centrosinistra, dopo il doppio mandato non potrà essere della partita Falcomatà, che guarda con particolare interesse alle regionali del 2026. In attesa di capire possibili alleanze, con il Terzo Polo lontano anni luce dal Pd a livello nazionale ma che in riva allo Stretto esprime curiosamente i due sindaci f.f., è palese che un ruolo importante nella stanza dei bottoni dei dem avrà un peso specifico il neo senatore reggino Nicola Irto.
Per il centrodestra, la prima certezza vede protagonista dalla Lega. Dopo aver espresso la candidatura di Minicuci e perso la sfida alle urne, il partito di Salvini (sarà ancora lui il leader del Carroccio tra 3 anni?) resterà ad osservare le mosse di Fratelli d’Italia e Forza Italia, limitandosi a sostenere il candidato prescelto dagli alleati. Impossibile capire ad oggi se a spuntarla sarà il partito di Giorgia Meloni o Forza Italia, ma c’è chi giura che il deputato reggino Francesco Cannizzaro (grazie anche ai risultati elettorali importanti ottenuti dal suo partito in Calabria) non si lascerà scappare l’occasione di mettere il timbro sul candidato sindaco del centrodestra.