Caos Commissioni, Io resto in Calabria si ribella: ‘No a inciuci per le poltrone. Non siamo in vendita’
'Inaccettabile la situazione che si è venuta a creare in Consiglio regionale', la denuncia di alcuni consiglieri regionali
14 Giugno 2020 - 08:28 | Comunicato
I consiglieri regionali di “Io resto in Calabria” hanno deciso di abbandonare Palazzo Campanella manifestando la loro «indignazione per lo stallo totale in cui il centrodestra ha fatto piombare la massima Assemblea legislativa calabrese».
In una nota congiunta Pippo Callipo (che oggi non era presente a Reggio per motivi di salute), Graziano Di Natale e Marcello Anastasi definiscono «inaccettabile la situazione che si è venuta a creare in Consiglio regionale: il centrodestra ha impedito per oltre otto ore di avviare la seduta, convocata per le 12, perché non riesce ancora a trovare la quadra sulle poltrone di presidente delle Commissioni».
«Come se non fosse già abbastanza grave aver creato una nuova Commissione che, come abbiamo denunciato per primi, costerà 500mila euro in 5 anni, il centrodestra – proseguono Callipo, Di Natale e Anastasi – non riusciva a mettersi d’accordo nemmeno per la guida di un organismo importante dal punto di vista simbolico come la Commissione Antindrangheta. Non intendiamo prestarci ad accordi sottobanco e ad inciuci di alcun tipo solo perché chi ha vinto le elezioni non è capace nemmeno di far insediare gli organismi essenziali per il funzionamento del Consiglio regionale. Non siamo e non saremo in vendita e non accetteremo mai di barattare la nostra dignità politica con prebende di alcun tipo. Se il centrodestra – concludono Callipo, Di Natale e Anastasi – vuole fare questa ennesima magra figura, mentre i calabresi sono costretti ad affrontare ogni giorno le conseguenze di una crisi economica e sociale gravissima, se ne assuma tutte le responsabilità. Non lo farà con il nostro voto».