Commissariamento Parco Aspromonte, Autelitano convoca la stampa: 'È giusto che si sappia la verità'

L’ex presidente promette di fare luce “sul ruolo di alcuni personaggi che nel giro di qualche anno, hanno trasformato un Ente efficiente, in un carrozzone”

Leo Autelitano incontra i giornalisti per raccontare la sua verità sullo commissariamento del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

“È giusto che si sappia la verità per smontare menzogne ad oggi diffuse”.

Con queste parole Autelitano, già presente del Parco nazionale dell’Aspromonte invita la stampa tutta ad essere presente alla conferenza che si terrà lunedì 20 maggio, ore 11 presso la saletta riservata del bar “Dolce Capriccio” Viale Europa, 83 – Reggio Calabria.

Tra l’altro, aggiunge, “i toni trionfalistici che hanno accompagnato il comunicato diramato dall’Ente Parco, con il quale si è scelto di dare in pasto all’opinione pubblica la non informazione, ma delle considerazioni arroganti al pari di un giocatore che dà le carte, risulta essere scorretta anche perché cambia ad ogni giro le regole a proprio piacimento”.

Poi precisa:

“E’ falsa la notizia diramata dall’Ente secondo cui il sottoscritto avrebbe perso il ricorso e condannato. Falso perché non è stata concessa semplicemente la misura cautelare di sospensione. Cosa ben diversa dal perdere un ricorso che invece sta andando avanti in modo determinato al fine di far luce su quello che è stata e rimane una vera e propria vergogna. Una forzatura politica già annunciata da chi aveva promesso, non in nome della democrazia ma in nome di se stesso e del partito che rappresenta”.

Autelitano – si legge nel comunicato – in conferenza stampa parlerà della “netta condanna pronunciata dal giudice del lavoro nei confronti del comportamento antisindacale tenuto dal Direttore dell’Ente Parco, durante il suo breve periodo di gestione”.

L’ex presidente promette di fare luce “su tutte queste vicende” e “sul ruolo di alcuni personaggi che senza esporsi più di tanto, hanno tirato le fila in maniera spregiudicata, fino a trasformare, nel giro di qualche anno, un Ente efficiente, in un carrozzone”.