Come preparare salsiccia, patate e peperoni: la gustosa ricetta
Con una ricetta così non si sbaglia mai
24 Febbraio 2015 - 15:26 | Gianluca Putortì
La mia ricetta odierna riguarda proprio l’uso della salsiccia, assieme a patate, peperoni e cipolla.
RICETTA
INGREDIENTI
Per la costruzione del piatto servono:
- 400 gr. di salsiccia sottile,
- 2 peperoni,
- 5 patate medie,
- olio EVO,
- 2 cucchiai abbondanti di passata di pomodoro,
- ‘nduja o peperoncino rosso.
PREPARAZIONE
Per prima cosa, dopo aver affettato la cipolla, la metto a soffriggere a fuoco lento in un tegame abbastanza capiente nel quale a mano a mano aggiungerò i restanti ingredienti. Dopo circa 10 minuti, non appena la cipolla sarà completamente imbiondita, aggiungo le patate, tagliate a listarelle e, sempre a fuoco basso, le lascio a cuocere per altri 10 minuti circa. Dopodiché aggiungo i peperoni, due cucchiai di passata di pomodoro, la ‘nduja o il peperoncino. Lascio cuocere il tutto a fuoco medio per altri 10 minuti e infine aggiungo la salsiccia che lascerò a cuocere per almeno 20 minuti, controllando sempre la cottura di tutti gli ingredienti.
LA STORIA
La prima testimonianza storica sull’uso di insaccare nel budello di maiale la sua carne insieme a spezie e sale è dello storico romano Marco Terenzio Varrone, che ne attribuisce l’invenzione e l’uso ai Lucani:
«Chiamano lucanica una carne tritata insaccata in un budello, perché i nostri soldati hanno appreso il modo di prepararla dai Lucani».
Secondo una tradizione lombarda, spuria e molto recente, la sua invenzione sarebbe invece opera della regina longobarda Teodolinda, che inventò la salsiccia e che ne avrebbe poi regalato la ricetta agli abitanti di Monza. Anche i Veneti rivendicano la paternità di questo prodotto, affermando che la salamella sarebbe nata sul loro suolo, e sono tante altre regioni italiane che ne reclamano i natali.
Tuttavia, le fonti antiche che si occupano di questa ricetta sono concordi nel ritenere che essa sia un’invenzione del popolo dei Lucani, conquistato da Roma nel III secolo a.C. (l’antica Lucania corrisponde all’odierna Basilicata, comprese limitate zone della Campania meridionale). In particolare, scrittori come Cicerone, Marziale, oltre al già nominato Marco Terenzio Varrone, parlano più volte nelle loro opere della “lucanica”, specialità introdotta nell’antica Roma dalle schiave lucane, e apprezzata per la facilità di trasporto e di conservazione che conferiva alla carne di maiale, oltre che per lo squisito sapore.
D’altronde, a riprova della genuinità di questa ricostruzione, si osservi che dal nome “lucanica” è derivato “luganega”, termine che gli stessi lombardi, i trentini e i veneti tutt’oggi danno a un tipo di salsiccia di piccolo diametro, destinata al consumo immediato. (Wikipedia)