Come preparare la ‘fravagghia’: un piatto calabrese tra storia e tradizione

Una ricetta 'povera' che, con il passare degli anni, è tornata di moda


Oggi parliamo della ‘Fravagghia‘.

La cucina meridionale, quella della Calabria in particolar modo, è ricca di piatti a base di pesce, perché così vuole la tradizione che da sempre ci accompagna. Non pochi sono i nonni e gli zii delle nostre famiglie che di mestiere facevano i pescatori.

La nostra terra è da sempre il luogo ideale per un ottimo pescato, e la nostra storia narra anche di usanze di pesce soprattutto povero, che col tempo ha cominciato invece ad essere in voga. Questa è la storia della ‘Fravagghia’, ricetta di piccoli pesci pescati nelle nostre acque, fritti e serviti.

Un pasto povero, a costo quasi zero, che tutte le famiglie potevano permettersi di mettere in tavola. Oggi sfortunatamente non è più cosi, perché la pesca di questi piccoli pesciolini è severamente vietata e le multe, in caso contrario, sono veramente salate. E’ difficile quindi riuscire a trovare il pesce adatto a questa gustosa ricetta estiva, ma non impossibile.

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RICETTA

Vediamo insieme la ricetta della Fravagghia!

Ingredienti:

  • 1kg di pesci (taglia piccola)
  • Farina q.b.
  • Olio per friggere q.b.
  • Sale q.b.

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Preparazione:

Lavare e pulire, se necessario, i pesci (se di taglia abbastanza piccola non è necessario togliere nulla). Farli sgocciale in modo che l’acqua in eccesso vada via. Una volta umidi infarinarli.

Nel frattempo prendere una padella fonda e mettere a scaldare l’olio. Una volta raggiunta la temperatura adatta per friggere, immergere nell’olio i pesci che precedentemente avevamo infarinato e lasciarli cuocere.

Quando i pesci saranno ben dorati e quindi a cottura ultimata, prelevarli con attenzione dall’olio e depositarli su della carta assorbente per far andare via l’olio in eccesso.

Servirli in un piatto con limone a parte, a discrezione del cuoco e degli invitati.