‘Falcomatà Day’, come cambia il Consiglio Comunale in caso di rientro del sindaco
Tutti i movimenti previsti in entrata e in uscita e la nuova geografia più favorevole al centrodestra. 'Giallo' Barreca-Pensabene
24 Ottobre 2023 - 19:51 | di Pasquale Romano
E’ arrivato il tanto atteso ‘Falcomatà Day’. Il destino del sindaco sospeso e dell’amministrazione comunale sono appesi alla decisione della Corte di Cassazione, nell’aria è impossibile anche soltanto annusare quale sarà la decisione.
E’ possibile invece chiarire cosa accadrà all’interno di Palazzo San Giorgio in caso di rientro di Giuseppe Falcomatà al timone dell’amministrazione comunale e di conseguenza di tutti gli esponenti condannati nell’ambito del Processo Miramare.
‘Nuovo’ consiglio comunale, 4 cambi previsti
Al netto dei dirigenti comunali coinvolti o di chi come l’ex assessore e oggi consigliere regionale Giovanni Muraca rientrerebbe a Palazzo Campanella, sono 4 i consiglieri comunali coinvolti nel ‘turn-over’ con altrettanti colleghi destinati a cedergli la postazione.
In casa Pd, è Giuseppe Marino l’esponente sospeso e pronto a rientrare in caso di esito positivo da Roma. Con 1030 voti ottenuti alle elezioni del 2020, Marino ha praticamente doppiato la consigliera che ne ha preso il posto, ovvero Teresa Pensabene (577 preferenze). A questa sostituzione è legato un giallo che coinvolge anche Franco Barreca, consigliere delegato all’idrico.
Pensabene infatti, pur avendo preso più voti di Barreca, a causa di una prima comunicazione errata da parte della segreteria e di alcuni incastri legati a consiglieri diventati assessori con la gestione del f.f. Brunetti, sarebbe destinata a dover fare posto a Giuseppe Marino, da capire in questo caso se Pensabene opterà o meno per un ricorso.
Eletto con la lista ‘A testa alta’, l’ex assessore Nino Zimbalatti aveva ottenuto 679 voti, a sostituirlo in questi due anni Antonio Ruvolo, 486 preferenze. Curiosità rispetto al rientro di Zimbalatti, che si preannuncia piuttosto infuocato verso la maggioranza.
La terza sostituzione vede il ritorno dell’ex vicesindaco Armando Neri (1038 voti ottenuti con la lista Reset) al posto di Lavinia Marino, 308 voti ottenuti. E’ senza dubbio il cambio che più incuriosisce e stuzzica gli addetti ai lavori, considerato che Neri ha lasciato Palazzo San Giorgio da fedelissimo di Giuseppe Falcomatà e fa rientro da acerrimo nemico del sindaco sospeso, con il passaggio già certo al Gruppo misto.
Ultima modifica, e unica riguardante il centrodestra, il rientro di Saverio Anghelone (981 voti con Cambiamo con Toti) al posto di Gianluca Califano, 712 preferenze ottenute, transitato successivamente nella maggioranza con il partito Italia Viva.
La nuova geografia: il centrodestra si avvicina alla maggioranza
Interessante capire come varierà l’assetto e muteranno gli equilibri al rientro dei consiglieri sospesi. Non sarà infatti un normale avvicendamento tra esponenti di maggioranza e opposizione, ma l’ago della bilancia si sposterà (pericolosamente per l’amministrazione comunale) a favore del centrodestra.
Ad oggi la maggioranza è piuttosto solida, con 20 consiglieri (più il sindaco) contro i 12 di minoranza. Al rientro di tutti i consiglieri però, il nuovo scenario sarà di 18 consiglieri di maggioranza e 14 di opposizione, 19 a 14 considerando il primo cittadino. Questo perchè Anghelone si riprenderà il seggio lasciato a Califano, al contempo Armando Neri spostandosi al gruppo misto assicura un’opposizione agguerrita.
Come se non bastasse, ci sono da considerare i rumorosissimi mal di pancia di Nino Castorina e Nino Zimbalatti. Il primo, è passato da essere il capogruppo del Pd, a consigliere di maggioranza con libertà di critica verso l’amministrazione e infinefan a sorpresa dell’ex sindaco Giuseppe Scopelliti.
Già preannunciato il passaggio al gruppo misto, Castorina andrà a fare compagnia a Mario Cardia e Armando Neri continuando però (salvo sorprese o rotture definitive) a supportare la maggioranza all’interno dell’Aula Battaglia. Non sono previsti invece al momento per Nino Zimbalatti, il quale dovrebbe rimanere tra i banchi della maggioranza da capire con quale gradimento e sintonia con i colleghi di schieramento.
Oltre al consiglio comunale, cambierà anche l’assetto delle commissioni. Tre le commissioni che avranno bisogno di un nuovo presidente: Bilancio (oggi in mano a Ruvolo), Decentramento guidata da Califano e Pari Opportunità sino a oggi presieduta da Pensabene.