“Civita… nova”, riaccende il centro storico a Castrovillari
20 Settembre 2016 - 09:47 | di Vincenzo Comi
Continuano a raccordarsi le diverse manifestazioni di “Civita..nova, vivere il centro storico”, organizzata dall’Amministrazione comunale di Castrovillari, in collaborazione con la Pro Loco ed il sostegno della Gas Pollino e Regione, sino al 25 settembre per riaffermare il ruolo dei borghi antichi come capacità, nei Territori, di attrarre e suscitare, nell’appartenenza, opportunità di crescita.
Tra i percorsi artigianali, quelli offerti dai prodotti tipici, dalla danza, dalla musica e dal Teatro dei Gruppi e Compagnie, l’evento del capoluogo del Pollino da spazio, senza mezze misure, all’espressività , all’arte ed all’interpretazione della realtà.
Proprio quest’ultima è stata richiamata con intensità nella mostra Omaggio al maestro Pietro Castagnaro, presente i figli Giovanna ed Emilio, il Sindaco, Domenico Lo Polito, il presidente della Pro Loco, Eugenio Iannelli, oltre il critico d’Arte Adriana De Gaudio, Santino Di Stasi mentore dell’artista, curata dall’Associazione Mystica Calabria con Ines Ferrante, e nel Concorso di pittura estemporanea, per “catturare” scorci, paesaggi, scena di vita quotidiana del Centro Storico, vinto dal maestro Saverio Sant’Andrea. Dopo di lui sono state riconosciute le opere di Enzo Baldi e Giuseppe De Franco, il primo di Battipaglia ed il secondo di Mormanno.
A valorizzarli, presente l’Amministrazione nella persona dell’Assessore Giuseppe Russo, insieme agli altri partecipanti, una Commissione costituita dalla professoressa Adriana De Gaudio, dall’architetto Mariano Bianchi e dal professore Luigi Troccoli.
Frammenti coloriti di un caleidoscopio che si arricchisce e si amplia di giorno in giorno per far godere, in un gioco di sinergie, opere e risorse tramandate sapientemente da uomini e donne del lavoro di questa Terra, portavoce di importanti elementi identitari che caratterizzano quotidianamente quanto viene proposto.
E su queste “note” che “suona la propria musica” il Programma approntato, tra mostre, spettacoli e visite, senza perdere di vista da quali vocazioni passa necessariamente la nostra crescita sostenibile.