Reggio, parte il processo per il ritorno delle circoscrizioni

Si è svolto al Circolo Reggio Sud l’incontro sulle nuove circoscrizioni di Reggio Calabria: cinque aree per riaggregare la comunità

IMG WA

Si è svolto presso il Circolo Reggio Sud di Sbarre l’incontro dal titolo “Circoscrizioni: facciamo il punto”, un’occasione aperta ai cittadini per «portare fuori dal palazzo un tema cruciale per la nostra città», ha spiegato in apertura Demetrio Delfino, promotore dell’evento.

Nei mesi scorsi ha infatti preso ufficialmente il via, nella seconda commissione, l’iter procedurale per l’istituzione delle nuove circoscrizioni del Comune di Reggio Calabria.

«La chiusura delle circoscrizioni – ha proseguito Delfino – è stata dettata da ragioni economiche, ma di fatto si è tradotta in un’operazione che non ha comportato un reale risparmio. In compenso i cittadini hanno perso il contatto più diretto con le istituzioni e i servizi pubblici».

Leggi anche

L’importanza delle circoscrizioni e i limiti del passato

Ospiti dell’incontro sono stati Giuseppe Marino, presidente dell’organismo consiliare, e Giuseppe Giordano, consigliere delegato.

«Le vecchie Circoscrizioni – spiega Marino – erano importanti presidi democratici sui territori, anche se presentavano importanti limiti. Uno tra tutti quello di non essere dotate di reali funzioni amministrative e l’impossibilità quindi di erogare direttamente servizi. Ma come spesso avviene, anziché intervenire sul problema il legislatore ha preferito eliminarlo alla radice».

Dopo essere intervenuti sul Regolamento e aver messo a punto un progetto di decentramento, uno dei maggiori temi rimasti da affrontare è quello del reperimento delle risorse necessarie.

«In questi anni siamo riusciti ad intervenire su diversi ambiti, come ad esempio sul Welfare, sfruttando le risorse comunitarie. È chiaro – spiega ancora Marino – che il decentramento non può essere finanziato dai fondi comunitari, ma occorre attingere direttamente dal bilancio. Ed è su questo che si stanno concentrando i nostri sforzi».

Il progetto di decentramento e le nuove 5 circoscrizioni

Il consigliere Giuseppe Giordano è poi entrato nel merito del progetto che prevede la costituzione di 5 circoscrizioni, tenendo conto che il numero minimo di abitanti è fissato a 30 mila.

Le aree territoriali individuate rispondono agli ambiti urbani identitari individuati dal Masterplan e sono:

  1. Reggio Centro (centro storico, Trabocchetto, Sant’Antonio, Spirito Santo, Pineta Zerbi, Tre Mulini, Santa Caterina, San Brunello, Vito)
  2. Reggio Est (Eremo, Condera, San Giorgio, Modena, San Sperato, Cannavò, Mosorrofa, Cataforio, Terreti)
  3. Reggio Nord (Catona, Salice, Villa San Giuseppe, Gallico, Sambatello, Archi, Ortì, Podargoni)
  4. Reggio Sud (Ravagnese, Gallina, Pellaro)
  5. Reggio Centro Sud (Sbarre, Ferrovieri, Stadio, Gebbione)

«Il progetto di decentramento – spiega Giordano – è stato costruito cercando di guardare ad una prospettiva, quella riportata all’interno del Masterplan. Abbiamo cercato di fare un lavoro di mappatura completo del territorio, tracciando anche i relativi servizi senza lasciare nulla al caso, per cercare di rappresentare un quadro quanto più possibile omogeneo e senza creare fratture rispetto ai servizi e all’identità dei singoli territori».

Verso la partecipazione popolare: il ruolo dei cittadini

«Adesso occorre anche un confronto diretto con il territorio – conclude Giordano – perché le circoscrizioni hanno un senso se sostenute da un movimento dal basso, dalla partecipazione popolare. Possiamo riaggregare la comunità lavorando sulla riorganizzazione e sul potenziamento delle funzioni delle circoscrizioni».

All’incontro erano presenti e sono intervenuti comitati di quartiere, associazioni e rappresentanti dei partiti. L’auspicio di tutti i presenti è che l’iter sia concluso prima della fine di questa consiliatura.