Ciccio Nucera e i Cumelca devolveranno il proprio cachet a favore delle popolazioni colpite dal terremoto


Arriva in queste ore e in un momento di lutto Nazionale la notizia che CICCIO NUCERA e I CUMELCA devolveranno il loro rimborso previsto per l’esibizione al Kaulonia Tarantella Festival in favore delle popolazioni colpite dal terremoto che ha scosso il centro Italia in queste ore.

Ne danno notizia il presidente dell’associazione  CUMELCA – Peppe Zindato e lo stesso CICCIO NUCERA che sulla scia degli artisti della NOTTE DELLA TARANTA di Melpignano, hanno inteso condividere questa decisione facendo sentire anche dalla terra della TARANTELLA la solidarietà per i nostri connazionali in grande difficoltà in questo momento. Un’azione voluta e appoggiata da tutti i componenti del gruppo e dell’associazione.

Un messaggio unico, di vicinanza e fratellanza che parte dalla musica del sud e dal calore della nostra terra, un sentimento sincero di un’associazione culturale, quella dei Cumelca, che da sempre è impegnata a salvaguardare l’identità culturale e la storia di un popolo (quello dei Greci di Calabria) che ha sempre vissuto nelle difficoltà confrontandosi anche con eventi naturali disastrosi.

L’associazione CUM.EL.CA. di Gallicianò (unione dei greci di Calabria) fondata nel 1968, porta avanti le tradizioni della propria terra, le tradizioni grecaniche, lo fa con la musica, con la poesia, con la danza e con l’animazione culturale e artistica della piccola comunità del reggino. Hanno portato la vitalità e la gioia della melodie grecaniche in giro per l’Italia e l’Europa.

La loro esibizione prevista per l’apertura del festival di Kaulonia il 24 Agosto è stata rinviata per problemi meteo a Domenica 28 Agosto alle ore 22.00 e sarà l’occasione per ricordare le difficoltà dei popoli ma anche per dare un messaggio di speranza e di rinascita, per resistere alle avversità e alle difficoltà che la vita riserva.

“il nostro è sicuramente un piccolo gesto rispetto alle profonde angosce che pervadono gli animi dei nostri amici colpiti – dice Peppe Zindato – ma è importante far sentire la voce di una piccola associazione di quel profondo sud che ha sempre dimostrato spirito di grande solidarietà e di vicinanza alle sofferenze del prossimo, siano essi nostri concittadini o popoli migranti in difficoltà”.

Un gesto importante che speriamo possa essere seguito da altri dando un segno tangibile e concreto, perché è giusto forse che la musica non si fermi per alimentare la speranza ma è anche giusto dimostrare che la solidarietà è più forte di qualsiasi conto economico.