Caso Hospice, Movimento nazionale per la sovranità: “Ultimo atto di una città distrutta”

"I reggini hanno dovuto rinunciare alle strutture ed ai servizi, poi a trovare un lavoro con cui vivere ed ora anche alla possibilità di curarsi". La nota del Movimento Nazionale per la Sovranità


La notizia che in mattinata a Palazzo San Giorgio, si terrà la conferenza stampa da parte del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione “Via delle Stelle”, per annunciare la chiusura dell’Hospice di Reggio Calabria, è veramente l’ultimo atto di una città ormai distrutta, alla mercé’ di gravi incompetenze sia di tipo amministrativo – gestionale sia di tipo politico.

Il cittadino reggino, infatti,  prima ha dovuto rinunciare alle strutture ed ai servizi, poi alla possibilità di trovare un lavoro con cui vivere, ultimamente alla possibilità di curarsi per la chiusura di reparti, la mancanza di personale, di mezzi e di apparecchiature. Ed ora come ciliegina sulla torta,  la nostra  Comunità si trova privata anche dei  suoi diritti basilari, sanciti dalla Costituzione, vedendosi venir meno  la possibilità di essere assistiti negli ultimi giorni di vita terrena in maniera competente ed opportuna e nel rispetto della dimensione umana.

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La misura del grado di civiltà di una comunità, è resa manifesta  anche dalla presenza sul territorio, di strutture,  come quella dell‘Hospice di Reggio Calabria che accompagnano ad una morte dignitosa, chi purtroppo a causa di malattie inguaribili vede ridursi drasticamente le proprie aspettative di vita, alleviando le sofferenze fisiche ed anche interiori del malato e della sua famiglia.

Invece ,adesso, chi già provato dalle sofferenze della propria malattia, non avrà più la possibilità di trovare conforto nell’altissima professionalità del personale tutto, della Struttura di Modena. Personale,che, prima a casa e poi all’Hospice, ha seguito e segue con amore e competenza specialistica tutti i cittadini reggini che negli ultimi dieci anni hanno avuto la sfortuna di ammalarsi di patologie tumorali.

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Ancora una volta il Movimento Nazionale per la Sovranità si trova impegnato a difendere i presidi di legalità, di efficienza e di capacità professionale, dal completo disinteresse di chi, Istituzione, avrebbe dovuto anche fisicamente impedire che si arrivasse a tanto. I cittadini potrebbero capire le rinunzie fatte per non continuare opere iniziate dalle passate Amministrazioni, ma non capirebbero mai la rinunzia ad emulare le prese di posizione dell’allora Governatore Scopelliti a difesa del presidio delle cure palliative della nostra città.

È già difficile dover accettare la cattiva sorte di essersi ammalati di patologie tumorali, ma diventa impossibile accettare la sfortuna che essere nati e vivere alle nostre latitudini ci impedisca di essere assistiti con professionalità e attenzione alla persona.

Fonte: Dipartimento Salute del Movimento Nazionale per la Sovranità – Il Dirigente Nazionale Saverio Laganà – La Dirigente provinciale Vittoria Borzumati