Chiusura Asp di Gallico, Pensabene (Pd): 'Deve essere non solo mantenuto, ma potenziato'

"Attendiamo l’incontro del 26 agosto tra la dott.ssa Di Furia e gli esponenti del PD e delle varie associazioni gallicesi" la nota

La chiusura del poliambulatorio di Gallico è ancora sotto i riflettori. A tornare sull’argomento, con un comunicato stampa, questa volta è Teresa Giovanna Pensabene, già consigliera PD al Comune di Reggio Calabria.

Dichiara la Pensabene:

“Attendiamo con vigile partecipazione la concretizzazione dell’incontro, previsto per il 26 agosto prossimo, tra il Direttore Generale dell’ASP reggina, dott.ssa Lucia Di Furia, e gli esponenti del PD e delle varie Associazioni del territorio gallicese e del comprensorio tutto che hanno richiamato l’attenzione sulle allarmanti voci circa la paventata chiusura del Poliambulatorio sanitario di via Quarnaro a Gallico. Questo popoloso e ampio territorio della periferia Nord della città, da sempre è stato punto di snodo strategico per la confluenza dei tanti centri posti lungo la vallata del Gallico e quindi di raccordo tra i paesi dell’entroterra collinare e la costa. Il Polo sanitario di Gallico pertanto è da considerare un importante presidio di assistenza ed offerta di servizi sanitari per consentire ai cittadini di questo territorio di esercitare il proprio diritto alla salute senza dover percorrere lunghe distanze ed affollare ulteriormente le strutture cittadine già fortemente pressate da una vasta utenza”.

Prosegue l’esponente dem:

“Come gallicese e come ex consigliera comunale PD, sento la necessità e l’opportunità di rafforzare personalmente le preoccupazioni espresse dai miei concittadini e ribadire che non si può pensare di razionalizzare le risorse finanziarie della Sanità Regionale togliendo o diminuendo le dotazioni e le strutture della Sanità territoriale. Questa deve costituire semmai l’avamposto per garantire il fondamentale diritto alla Salute dei cittadini. Il Presidio di Gallico deve essere non solo mantenuto ma potenziato affinchè i tanti cittadini meno abbienti, svantaggiati e limitati dall’anzianità e dalle patologie possano accedere facilmente alle cure”.

Conclude la nota di Teresa Giovanna Pensabene:

“I Gallicesi, sempre fiduciosi, pazienti, collaborativi e comprensivi, non intendono essere considerati cittadini di serie B senza possibilità di confronto civile e democratico, senza essere ascoltati e adeguatamente informati dai decisori politici e amministrativi riguardo eventuali scelte future che, si auspica fortemente, siano rivolte alla crescita e al miglioramento dei servizi sanitari e delle strutture di prossimità”.