Rosario Varì, originario di Vibo Valentia, ricopre il ruolo di Assessore allo Sviluppo Economico, con deleghe che abbracciano settori cruciali come l’internazionalizzazione, l’innovazione, il sistema universitario e la ricerca. Inoltre, è responsabile dello sviluppo del porto di Gioia Tauro e della Zona Economica Speciale (ZES), due elementi strategici per l’attrazione di investimenti nella regione.

Il percorso professionale e politico

Avvocato di professione, Varì ha iniziato il suo impegno politico nelle fila giovanili di Forza Italia negli anni ’90. Ha poi aderito all’UDC, di cui è stato capogruppo nel Consiglio comunale di Vibo Valentia. Il suo percorso politico è iniziato concretamente nel 2002, quando è stato eletto consigliere comunale durante la prima amministrazione guidata da Elio Costa, ricoprendo successivamente il ruolo di assessore comunale all’Istruzione.

Nel 2006 è stato rieletto consigliere comunale di minoranza sotto l’amministrazione di Franco Sammarco. Nonostante i successi politici locali, Varì si è trasferito a Roma per proseguire la sua carriera professionale e accademica, studiando Giurisprudenza presso l’Università di Firenze e successivamente a Roma.

Legami familiari e radici vibonesi

Rosario Varì proviene da una famiglia di professionisti stimati a Vibo Valentia. Suo padre, Natale Varì, è stato per anni un apprezzato cardiologo presso l’ospedale Jazzolino, mentre suo cugino, Paolo Petrolo, è commissario straordinario dell’Aterp calabrese, nominato dalla giunta guidata da Jole Santelli. Le loro famiglie sono legate anche da matrimoni: i rispettivi genitori di Rosario Varì e Paolo Petrolo hanno sposato due sorelle, consolidando un rapporto familiare e professionale che dura da anni.

La nomina ad assessore regionale

La nomina di Rosario Varì ad Assessore della Regione Calabria nella giunta Occhiuto è stata sostenuta dal senatore Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale di Forza Italia e amico di lunga data di Varì.