Brogli Reggio, il cdx prova la spallata: chiederà a sindaco e maggioranza dimissioni contestuali

I consiglieri del centrodestra hanno già firmato i moduli per le dimissioni in attesa di un riscontro da parte della maggioranza

Centrodestra

Il centrodestra prova la spallata e in maniera compatta anticipa, nel corso di una conferenza stampa di piazza, le mosse che metterà in atto nel corso del consiglio comunale di Reggio Calabria convocato per questa mattina e iniziato da pochi minuti.

Il centrodestra chiede le dimissioni della maggioranza

Minicuci, Ripepi, Marino e Milia hanno informato l’opinione pubblica dell’incontro richiesto e ottenuto, proprio ieri, dall’opposizione al sindaco Giuseppe Falcomatà nel corso del quale hanno chiesto al primo cittadino di rassegnare le dimissioni insieme alla propria maggioranza. Dal canto loro i consiglieri del centrodestra hanno già firmato i moduli per le dimissioni in attesa di un riscontro da parte della maggioranza.

“Abbiamo 30 persone indagate, tra cui un assessore comunale – ha spiegato Minicuci in piazza, alla stampa. Abbiamo 7 persone arrestate, tra cui un presidente di seggio ed il capogruppo Pd in consiglio comunale nonché membro nazionale del partito. Sono fatti gravissimi se si pensa che, alle ultime elezioni, c’è stata una grave alterazione della volontà popolare. Dobbiamo andare tutti a casa, perché il consiglio non è legittimato. Ieri sono stato dal sindaco per dirgli di dimettersi, per fare un favore alla città. Sicuramente ci saranno degli sviluppi, così come ha detto il Procuratore Bombardieri. Certi fatti non si possono ignorare”.

Il sindaco per parte sua avrebbe confermato la propria posizione in attesa tanto delle risultanze dell’indagine quanto del ricorso presentato al Tar che sarà discusso il prossimo 12 maggio. Peraltro, Secondo il capo dell’opposizione Minicuci il sindaco spera che il ricorso sia fuori termine. Così di fronte al no del primo cittadino i consiglieri hanno annunciato azioni eclatanti che metteranno in scena proprio oggi. L’idea è quella di chiedere ufficialmente, in Consiglio comunale, a sindaco e maggioranza di dimettersi per un fatto di dignità e decoro di fronte agli ultimi sviluppi delle indagini. Va da sé che senza la insperata collaborazione della maggioranza, i consiglieri di opposizione non formalizzeranno le dimissioni.