Centro Dialisi di Taurianova, il presidio deve rimanere in vita ed essere potenziato

Questo il commento di Riccardo Occhipinti, che si rivolge anche al neo commissario alla Sanità calabrese Cotticelli


«La carenza di personale o il limite del budget non possono costituire ostacoli validi per la prosecuzione dell’attività del reparto di nefrologia dell’ospedale di Taurianova, vero fiore all’occhiello della struttura e punto di riferimento imprescindibile per i dializzatie le loro famiglie».

Leggi anche

Il componente del Consiglio direttivo provinciale dell’Udc di Reggio Calabria, Riccardo Occhipinti non usa mezzi termini per richiamare alle proprie responsabilità le Autorità competenti, rivolgendosi anche al neo commissario alla Sanità calabrese Saverio Cotticelli.

«Il punto imprescindibile dal quale partire è uno soltanto: i soggetti dializzati che si sottopongono a cure sfiancanti per 4 ore al giorno, per tre volte la settimana, non possono essere costretti a dover viaggiare verso altre strutture sanitarie. Al loro calvario non possono essere aggiunte altre sofferenze – afferma ancora Riccardo Occhipintie il centro dialisi dell’ospedale di Taurianova che ha fornito preziosa assistenza durante gli scorsi anni deve proseguire la sua attività»

Leggi anche

«La Regione e l’Ufficio del Commissario devono, ognuno per la sua parte, attivarsi per trovare le soluzioni adeguate e fornire risposte ai continui appelli del comitato spontaneo degli emodializzati. Alla Calabria serve una sanità di qualità e risposte concrete ai bisogni quotidiani dei cittadini, specialmente di quelli malati, e non certo inutili passerelle come quella cui abbiamo assistito negli scorsi giorni con la celebrazione del Consiglio dei Ministri a Reggio Calabria. Il decreto d’urgenza sulla sanità calabrese, che di fatto finisce con il commissariare i commissari, non serve a nulla e umilia ancora una volta la nostra terra. L’Udc si batterà – conclude – in ogni sede possibile per tutelare i diritti dei soggetti emodializzati e fare in modo che una banale carenza di organico possa spazzare via un fondamentale presidio sanitario».