Carlos Humberto Paredes, l’uomo dei goal impossibili
Carlos Humberto Paredes: centrocampista paraguayano giunto alla Reggina nell'estate 2002. Lillo Foti non badò a spese, costò quasi 4 milioni e mezzo di euro
11 Giugno 2018 - 10:41 | di Teo Occhiuto
CARLOS HUMBERTO PAREDES: PROFILO GIOCATORE
- NOME: Carlos Humberto
- COGNOME: Paredes
- DATA DI NASCITA: 16/07/1976
- CON LA REGGINA: 4 stagioni [2002/2003 (Serie A), 2003-2004 (Serie A), 2004-2005 (Serie A), 2005-2006 (Serie A)]
- PRESESENZE: 117 ( 106+2 in Serie A, 9 in Coppa Italia)
- RETI: 11 (11 in Serie A)
- ESORDIO: Taranto-Reggina 0-3, primo turno Coppa Italia 2002/2003.
Ci sono gesti tecnici destinati a rendere partite, finanche le meno significative se non quando banali, impresse nella mente di tifosi ed appassionati. Giocate da urlo, in grado di rendere immortale una frazione di secondo per decine e decine di persone. Unite, oltre che in una determinata fede calcistica, anche nel ricordo di poche, particolari – quanto meravigliose – reti. A Reggio Calabria due di queste istantanee le ha regalate un certo Carlos Humberto Paredes. Nome che, non lo fatichiamo a credere, in pochi non conosceranno.
Il centrocampista paraguayano giunge in riva allo Stretto nell’estate del 2002. Quella, per intenderci, che precederà il terzo campionato di Serie A in quattro anni il sodalizio presieduto da Lillo Foti. Non badò a spese l’ex patron amaranto, capace di sborsare quasi 4 milioni e mezzo di euro pur di strappare al Porto l’eclettico 26enne. Che lascia i dragões per vestire l’amaranto, preferendo l’esperienza italiana ad una Champions League conquistata con il club lusitano.
La sua avventura con la Reggina parte dallo stadio Erasmo Iacovone di Taranto, per il primo turno della Coppa Italia 2002/2003. La stagione che ne seguirà avrà come epilogo lo spareggio di Bergamo, con Paredes che totalizza 37 presenze complessive, segnando la sua prima rete italiana in un match contro il Torino, decidendo la contesa a 10 minuti dalla fine. Sarà soltanto l’inizio.
Dopo una seconda stagione condizionata da un grave infortunio, il suo terzo anno con il club amaranto segna un notevole miglioramento, sia sotto il punto di vista prestazionale che, soprattutto, in termini realizzativi. Nella stagione 2004/05 mette a segno ben cinque reti in 29 presenze. È il campionato, sostanzialmente, che lo vede entrare definitivamente nel cuore della tifoseria reggina. L’anno dopo, infatti, diventa capitano del sodalizio dello Stretto.
Con la fascia al braccio, Paredes regala al Granillo due delle marcature più belle mai viste a queste latitudini. Il 22 gennaio 2006 la Sampdoria di Walter Novellino è ospite della Reggina. Gli amaranto stanno facendo bene, i blucerchiati, quarti, ancora meglio. Al minuto numero 7, però, è già vantaggio per i padroni di casa: Cozza batte un corner che la difesa soriana respinge. Il primo ad arrivare sulla sfera è Francesco Modesto che, dai 25 metri, tenta il tiro. Il tentativo è difettoso, con il pallone che rimbalza infidamente su un terreno non in perfette condizioni. Carlos, però, si trova in traiettoria e tira fuori dal cilindro un colpo di tacco che diviene imparabile per Antonioli: è 1-0, è delirio per il pubblico di Reggio Calabria.
Quel che pensi di non rivedere, poi, si materializza appena due settimane dopo. Avversario di giornata è il Palermo, protagonista di un super campionato. I siciliani vanno avanti con Barone, poi vengono raggiunti da De Rosa. A dieci minuti dalla fine, però, sono gli ospiti a tornare in vantaggio con Caracciolo. Sembra finita, con gli uomini di Mazzarri apparentemente destinati a cedere in quello che, allora, era uno dei pochi derby del Sud in A. Tre giri di lancette dopo il novantesimo, però, Paredes trova un goal impossibile: sulla sponda aerea di Amoruso anticipa il difensore con una rovesciata che non lascia scampo ad Andujar, facendo, nuovamente, impazzire il Granillo.
A fine stagione Paredes verrà ceduto allo Sporting Lisbona, tornando in Portogallo dopo 4 splendide stagioni nelle quali la Reggina ha sempre trovato la salvezza nel massimo campionato. Grazie, ovviamente, anche a quei due goal storici, che ogni tifoso amaranto conserva accuratamente in un angolino del proprio cuore. Dopo esser tornato in patria nel 2011, nella squadra che lo lanciò nel mondo del calcio, il Club Olimpia, oggi Carlos guida la selezione under 16 del Paraguay, impegnata, peraltro, nella Dream Cup nei prossimi giorni, contro i pari-età di Spagna, Giappone e Senegal.