Reggio, Cardia: ‘Ridotto il servizio di assistenza per gli studenti disabili’

"Al fianco di genitori, alunni ed assistenti educativi. Il diritto allo studio, costituzionalmente garantito, deve proseguire per gli alunni con disabilità" la nota

Mario Cardia Consigliere 1

Il diritto allo studio, diritto costituzionalmente garantito, deve assolutamente proseguire per gli alunni con disabilità – dichiara Mario Cardia. La Città Metropolitana deve garantire il servizio agli assistenti educativi, investendo e non razionalizzando. Ancora una volta, questa maggioranza assume decisioni politiche sconcertanti a danno dei nostri alunni, ancor più gravi dei disagi procurati con lo spostamento di classi e scuole di inizio anno scolastico poiché stavolta riguardano i ragazzi con disabilità.

Riduzione delle ore e conseguenze sugli alunni

Con la circolare indirizzata ai dirigenti scolastici, la Città Metropolitana ha stabilito che gli assistenti educativi e alla comunicazione potranno essere contrattualizzati per il periodo gennaio-marzo 2025; le ore da assegnare per l’assistenza educativa e alla comunicazione sono 12 ad alunno per tutte le scuole, 9 ore per il biennio dei licei e per i soli studenti disabili portatori di disabilità grave. Tale atto ha creato gravissimi disagi agli alunni, scoperti per più della metà delle ore di assistenza a settimana, e di conseguenza alle famiglie costrette a ridurre la frequenza scolastica degli stessi figli. Ricordiamo bene come l’Assistente Educativo sia punto di riferimento imprescindibile e insostituibile per la scuola e per le famiglie. La presenza dell’Assistente Educativo deve essere costante e continua per tutto l’orario scolastico dell’alunno, anche in sinergia con il docente di sostegno, per favorire l’inclusione scolastica e sociale dell’alunno ed il suo benessere personale. Gli Assistenti Educativi e alla Comunicazione sono quindi una risorsa da preservare e tutelare. Nonostante i ritardi nei pagamenti, che puntualmente ogni anno si verificano, continuano ad assumersi responsabilità con grandissimo senso del dovere.

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Motivi amministrativi e possibile violazione del diritto all’inclusione

La Città Metropolitana, sulla riduzione di ore adottata, adduce una motivazione amministrativa/contabile, in quanto non tutte le scuole avrebbero rendicontato il trimestre settembre/dicembre 2024 e non avrebbero presentato il piano previsionale per i mesi successivi. Ritengo, prosegue Cardia, che questa azione improvvisa e violenta, in corso di anno e nei confronti degli alunni più fragili, meriti di essere attenzionata a tutti i livelli, in quanto una negligenza amministrativa di qualche scuola o una incapienza finanziaria da parte degli enti locali non può pregiudicare il diritto all’inclusione degli alunni più fragili, men che mai la Circolare di un ente (che ha in carico la garanzia del diritto allo studio del disabile!) può discriminare un alunno fragile in base alla sua gravità, negando totalmente l’assistenza ai meno gravi, quando la legge madre della disabilità (104/92) all’art. 13 comma 3 statuisce l’obbligo per gli enti locali di fornire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, senza distinzione di gravità. Un atto, conclude Mario Cardia, della Città Metropolitana che non ha soltanto mortificato un’intera categoria e creato disagio agli alunni con disabilità, ma ha palesemente violato le relazioni sindacali, ledendo i diritti dei lavoratori.