Il “canto d’Aspramonte” si eleva da Santo Stefano

Presentato il suggestivo libro "Il Canto d'Aspramonte, dal poema di Bivonio e Verdizzotto ", scritto dal Prof. Diego Geria

Santo Stefano

La dinamica Amministrazione del glorioso centro aspromontano, egregiamente guidata dal Sindaco, Dott. Francesco Malara, continua con sagace impegno a investire sulla cultura.

Ieri, nell’elegante Auditorium dell’antica Chiesa del Carmine, alla presenza di un pubblico interessato e partecipe che annoverava pure diversi baldi studenti dell’Istituto Comprensivo, è stato presentato il suggestivo libro “Il Canto d’Aspramonte, dal poema di Bivonio e Verdizzotto “, scritto dal Prof. Diego Geria.

Il Sindaco dopo aver salutato i convenuti ha evidenziato l’intento, perseguito dall’amministrazione, di conservare e divulgare la storia, le tradizioni ed i valori di Santo Stefano e della nostra amata terra. Il Dott. Malara ha quindi precisato che questo testo testo è un ulteriore tassello per far conoscere il poema Aspromonte e le sue successive versioni intitolate La Chanson d’Aspremont.

Il Dirigente Scolastico, Avv. Maria Daniela Musarella, ha presentato l’autore ed illustrato, in maniera eloquente le caratteristiche di questo romanzo storico particolarmente suggestivo ed avvincente nel quale Carlo Magno, i suoi paladini e gli eroi Reggini Ruggieri di Risa e Filippo di Gallico, combattono sull’ Aspromonte, porta sud dell’Europa, contro i Saraceni per difendere l’Europa ed i valori della civiltà cristiana.

Il Dirigente Musarella ha infine evidenziato che in queste pagine risulta di fondamentale importanza lo “Spirito di Gambarie” che, secondo l’autore si può vedere solo con il cuore e che dona pace, serenità e saggezza a chi lo sa vedere.

Il Prof.Diego Geria è intervenuto evidenziando che l’Aspromonte e Risa sono protagonisti attivi nella vicenda. Con l’ausilio di alcune pregevoli slide lo storico reggino ha illustrato le bellezze naturalistiche e storiche: della fonte Silvestra, dei Boschi delle Fate e delle Pinelle, della Cascata delle Fate, dei Campi d’Aspromonte e dei monti Scirocco e Basilico’. Il Prof Geria ha poi evidenziato il ruolo delle donne in questa storia, soprattutto della Principessa Gallicella e della Dottoressa reggina Silvia.

Il Dott.Giuseppe Bova, mirabile Presidente del Circolo Culturale Rhegium julii, ha apprezzato le vicende, gli amori, i valori, i luoghi, i tradimenti e le spie che sono stati descritti nel testo in maniera dettagliata e avvincente e che, anche oggi, risultano di grande attualità.

Il Presidente Bova ha infine messo in evidenza il coraggio del cavaliere Reggino Filippo di Gallico che, rischiando la vita, riesce a salvare il labaro di Risa sul quale spicca il prode San Giorgio.

Pregevoli ed arguti sono stati gli interventi dei Dirigenti Scolastici Anna Curra’ e Nicola Pavone. Una serata lieta ed interessante alla quale il pubblico ha partecipato attivamente intervenendo più volte con scroscianti applausi