Caso cantiere nautico in Commissione, Barreca: ‘Confronto avviato, ma senza esiti. Ora aspettiamo la sentenza’

Il dirigente comunale ha ricostruito l'evoluzione della vicenda riguardante la ditta R Marine Group

Cantiere Nautico Reggio Calabria Porto ()

La questione della delocalizzazione del cantiere nautico R Marine Group a Reggio Calabria continua ad essere sotto i riflettori. Dopo la protesta pacifica dei lavoratori e l’avvio del cantiere per il Museo del Mare, il caso è approdato in Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Reggio Calabria.

Il presidente Massimo Ripepi ha deciso di dedicare una riunione alla vicenda, per esaminare gli atti amministrativi e chiarire i rapporti tra il Comune e l’azienda. All’audizione avrebbero dovuto prendere parte l’architetto Doldo e l’avvocato Barreca, con l’obiettivo di fare luce sulla complessa vicenda. Alla seduta era presente solamente il secondo che ha fornito ai presenti delle delucidazioni.

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Nel corso della Commissione, l’avvocato Barreca ha ricostruito l’evoluzione della vicenda, chiarendo che il Comune aveva manifestato interesse per l’area già nel 2023, avviando le prime interlocuzioni con l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto.

“Ad R Marine Group è stata notificata la cessazione anticipata della concessione da parte dell’AdSP, seguita da un’ordinanza di sgombero. A monte di questi provvedimenti c’era un protocollo d’intesa tra il Comune e l’Autorità, con una clausola che prevedeva una localizzazione alternativa per le ditte che operavano nell’area destinata al Museo del Mare”, ha spiegato Barreca.

Tuttavia, una volta notificati i provvedimenti, R Marine Group ha presentato ricorso ottenendo una sentenza favorevole in primo grado dal TAR, che ha condannato l’amministrazione comunale. Il Comune ha quindi impugnato la decisione presso il Consiglio di Stato, il cui verdetto è atteso nei prossimi giorni.

“In questa fase non possiamo fare molto se non attendere l’esito della sentenza”, ha aggiunto Barreca, sottolineando come l’amministrazione puntasse a un rilascio anticipato dell’area per avviare i lavori del Museo del Mare, ma che tale obiettivo non sia stato raggiunto.

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L’alternativa di Pentimele e le criticità sollevate

Uno dei punti chiave della discussione ha riguardato la proposta di trasferire il cantiere nautico a Pentimele, nei pressi della foce del Torbido.

“Dopo la sentenza del TAR, abbiamo avviato un confronto per individuare una soluzione alternativa, e Pentimele è stata ufficialmente inserita nel piano spiaggia per ospitare l’area di cantiere. Tuttavia, R Marine Group ha sollevato diverse perplessità e l’accordo non è mai stato formalizzato”, ha spiegato Barreca.

A confermare le difficoltà è stato il consigliere Mario Cardia (Lega), che ha portato all’attenzione della Commissione un’analisi tecnica condotta da una ditta di Roma.

“La relazione tecnica ha evidenziato la presenza di amianto nell’area di Pentimele, elemento che ha di fatto bloccato l’iter di delocalizzazione”, ha dichiarato Cardia.

Un altro punto sollevato riguarda i solleciti inviati da R Marine Group al Comune nel 2023, nei quali l’azienda manifestava interesse per un’area situata all’interno del Parco Lineare Sud.

“Il Comune ha scelto di non affidare quell’area perché era già in fase di assegnazione per un progetto del Circolo Velico”, ha precisato Cardia.

Prossimi sviluppi e nuove convocazioni della Commissione

Secondo Barreca, l’iter del Museo del Mare ha radici lontane, ma gli sviluppi più recenti risalgono al 2022, quando erano state inizialmente prese in considerazione due alternative per il cantiere nautico: Calamizzi e Pentimele.

“A un certo punto, la stessa azienda aveva optato per Pentimele, ma era necessario attendere l’approvazione del piano spiaggia, arrivata nel 2024. A fine dicembre è stato pubblicato il bando per la concessione dell’area, e la procedura è ancora in corso. L’amministrazione non ha escluso di trovare una soluzione, ma ora bisogna attendere il pronunciamento del Consiglio di Stato”, ha concluso.

Il presidente della Commissione, Massimo Ripepi, ha annunciato che entro 10-15 giorni si terrà una nuova riunione per approfondire la questione e raccogliere ulteriori elementi.

“Questa seduta non è completa, mancano ancora dei tasselli fondamentali per avere un quadro chiaro”, ha dichiarato Ripepi.

Nel frattempo, l’attesa per la sentenza del Consiglio di Stato resta il punto cruciale: il verdetto potrebbe infatti determinare il futuro dell’azienda e delle attività produttive legate al cantiere nautico.

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