Dal 15 dicembre nelle maggiori aree pubbliche di Campo Calabro (Parco verde di via S. angelo, Piazza Martiri di Nassiriya, Piazza Giovanni Paolo II, Piazza San Giuseppe) è possibile accedere gratuitamente ad internet collegandosi alla rete civica comunale. Le aree sono contrassegnate da appositi cartelli che indicano la copertura della rete civica con il servizio WiFi free. Con l’attivazione degli hotspot che consentono a chiunque si trovi nelle aree e negli spazi pubblici di navigare liberamente in internet dopo una registrazione partendo dal sito web del Comune, si conclude la prima fase del progetto che mira a fare diventare Campo Calabro una “Smart City” le città intelligenti dove attraverso la rete è consentito a tutti i cittadini di interagire con gli strumenti messi a disposizione dal web per migliorare l’informazione civica e usufruire di servizi on line offerti dal Comune.
Il progetto di una rete internet pubblica e gratuita realizza così, nei tempi previsti dall’Amministrazione insediatasi diciotto mesi orsono, assieme all’avvio della videosorveglianza, l’applicazione per telefonino “Campo Calabro Smart”, la presenza sui social di un profilo ufficiale Facebook, Instagram e Twitter del Comune, il punto del programma del percorso verso la “città digitale”, sulla quale l’amministrazione Repaci si era impegnata in campagna elettorale. Di particolare interesse è la modalità attraverso la quale, senza l’utilizzo di risorse aggiuntive, le antenne sono state collegate alle linee fibra del Palazzo Comunale, del Centro Polifunzionale Comunale e del plesso scolastico di Campo Piale, che utilizzate per gli uffici, attraverso un sistema di firewall di protezione, sono state anche messe al servizio della cittadinanza 24 ore su 24.
Il Sindaco Sandro Repaci ha registrato l’avvio del servizio con una dichiarazione: “Mi limito a sottolineare con soddisfazione gli obiettivi colti in questi mesi, oltre all’avvio della rete civica di oggi, nel campo della modernizzazione della macchina amministrativa attraverso l’uso dell’ICT, vale a dire le tecnologie dell’informazione e della comunicazione in osservanza al D.Lgs. 82/2205 (Codice dell’Amministrazione Digitale) così come integrato nel 2016 e nel 2017: l’eliminazione del cartaceo dagli uffici attraverso la digitalizzazione di tutti i documenti in entrata ed in uscita dall’ente con possibilità della loro immediata consultazione on line senza affannose e spesso infruttuose ricerche d’archivio, il pieno sfruttamento dei costosi software di gestione del protocollo ed anagrafe utilizzati al 10% delle loro funzioni con l’addestramento del personale alla consultazione online, la depurazione delle banche dati di anagrafe e tributi, la digitalizzazione del processo di formazione degli atti amministrativi (determine e delibere) che partirà dal 2 gennaio, la revisione ed ottimizzazione delle forniture nel campo della telefonia con il recupero di servizi in fibra già lautamente pagati e mai attivati presso l’Ufficio Tecnico e il Comando di Polizia locale, l’eliminazione di alcune linee telefoniche e fax superflue che il gestore continuava a fatturare, il recupero di somme pagate due volte per l’utilizzo del centralino, il pieno utilizzo ed il recupero di pc, stampanti, modem disseminati per gli uffici ed alcuni dei quali ancora imballati, l’eliminazione delle stampanti dedicate ad ogni postazione di lavoro e la condivisione in rete di una stampante per area, la regolare trasmissione in streaming di tutte le sedute del Consiglio, l’attivazione di una rete WiFi interna al Palazzo Comunale, la regolazione del traffico in un’area nevralgica del paese attraverso un sistema di videosorveglianza wireless.
Molte di queste cose non sono fisicamente visibili, ma palpabili invece ne sono gli effetti e la ricaduta della cittadinanza che stiamo progressivamente coinvolgendo in un processo di interazione con l’Amministrazione che rafforza i diritti dei cittadini ed accorcia la distanza con le amministrazioni pubbliche, favorendo percorsi di cittadinanza attiva, consapevole e responsabile. È stato colmato in pochi mesi un divario tecnologico e strutturale intollerabile per una amministrazione locale e siamo impegnati nell’ulteriore implementazione dei servizi che trasformeranno Campo Calabro in una vera Smart City”.