Campo Calabro, valorizzazione di Forte Batteria Siacci
Il Sindaco Repaci illustra la “dottrina del Sistema delle Fortezze Umbertine”
19 Giugno 2019 - 13:43 | Comunicato Stampa
Nel corso di una partecipata cerimonia, nella suggestiva cornice della corte interna di Forte Batteria Siacci resa fruibile dai primi lavori di ripristino e messa in sicurezza effettuati in tempo record dal Comune, il Sindaco Rocco Alessandro Repaci, l’Ing. Pier Giorgio Allegroni, Direttore Regionale Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Calabria , il Dott. Salvatore Patamia, Direttore del Segretariato Regionale Mibac hanno sottoscritto l’ Accordo di Valorizzazione del manufatto militare, dando il via alle azioni di recupero conservativo, valorizzazione e rifunzionalizzazione del forte. Alla cerimonia erano presenti l’Assessore Regionale all’Istruzione e Cultura Maria Francesca Corigliano, il Presidente della Conferenza Interregionale permanente per le politiche dell’Area dello Stretto Domenico Battaglia, la dottoressa Maria Zambito in rappresentanza del Ministero della Difesa, che ha firmato contestualmente il verbale di dismissione del bene . La comunità di Campo Calabro ha fatto da festosa cornice all’avvenimento, con la banda, i rappresentanti delle associazioni culturali sportive religiose e del volontariato, e con gli abitanti della frazione Matiniti, ove il bene è collocato, rappresentanti delle associazioni ambientaliste (Fai, WWF, Italia Nostra, Lipu), il Presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Reggio Arch. Salvatore Vermiglio, il Parroco Don Antonino Palmenta, il Comandante della Stazione CC di Campo Calabro Sebastiano Scaltrito, una rappresentanza della Tenenza della Guardia di Finanza di Villa San Giovanni.
Il compendio immobiliare di cui si tratta è stato dichiarato di interesse storico-artistico con Decreto
n° 54/2016 del MIBACT e si estende, in località Matiniti, su una superficie edificata di circa 10 mila mq su 144 mila complessivi. Costruito nel 1880 assieme alle altre fortificazioni umbertine della costa siciliana e calabrese, rappresenta il manufatto più importante per collocazione, estensione, significato strategico e per il collegamento ad altre due opere minori, Batteria Matiniti Inferiore e Forte Pignatelli, quest’ultimo già di proprietà del Comune ed oggetto, dal 2014, di un intervento di recupero e rifunzionalizzazione. Forte Batteria Siacci, con il suo terrazzo, le opere, i magazzini e le sale interne, i sotterranei già adibiti a polveriera, situato in una splendida posizione panoramica sullo Stretto di Messina è al centro, assieme agli altri due manufatti, dell’area naturale protetta ZPS Costa Viola.
Il Programma di valorizzazione approvato con l’accordo, rappresenta gli obiettivi specifici, le strategie di intervento, le modalità di attuazione la sostenibilità economica del progetto. Contiene, inoltre, un cronoprogramma articolato su tre fasi: la prima relativa all’esecuzione delle necessarie operazioni che permetteranno l’accessibilità del forte; la seconda pone le basi per costruire un progetto più complesso che include la costituzione, in una terza fase, di un parco monumentale e di una fondazione con la partecipazione del Comune che possa prendersi carico della programmazione culturale e della gestione dei servizi aggiuntivi del forte nel futuro. Sull’opera sono già impegnate le somme per i lavori di rispristino dell’accessibilità, per la campagna di comunicazione e più rilevante il finanziamento di un milione di euro stanziato dalla regione calabria con i fondi POR FSE – FSR 2014-2020. Prima della firma e dopo gli interventi dell’Assessore Corigliano, del Presidente Battaglia, dell’Ing. Allegroni, del Dott. Patamia e della dottoressa Zambito , il Sindaco Sandro Repaci ha ripercorso brevemente la storia del processo di trasferimento iniziato nel 2013 ringraziando quanti hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo finale . Ha concluso il suo intervento preannunciando le linee di indirizzo che orienteranno l’amministrazione nelle azioni di valorizzazione del manufatto e dell’intera area compendiate in quella che egli stesso ha definito “la dottrina del Sistema delle Fortezze Umbertine . (testo integrale di seguito ) .
- Le fortezze umbertine di Matiniti costituiscono un unicum architettonico, storico, culturale , identitario ;
- Il Comune di Campo Calabro lo riconosce come propria eredità culturale alla luce dei principi enunciati dalla “Convenzione Quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società”, richiamandosi alla premessa della stessa circa il valore ed il potenziale di un’eredità culturale usata saggiamente come risorsa per lo sviluppo sostenibile e per la qualità della vita, in una società in costante evoluzione;
- Questo sistema, che Campo Calabro riconosce quale occasione unica ed irripetibile per modificare in meglio i futuri assetti economici e sociali della città e dell’intera area dello Stretto è governato dal Comune, attraverso le sue espressioni istituzionali, sociali, culturali, identitarie in un processo di scelte condivise ; in ragione di ciò su di esso solo la comunità di Campo Calabro, attraverso il comune, esercita poteri e sovranità riconoscendosi come custode geloso ma nello stesso tempo aperto ed accogliente;
- Per il suo sviluppo il Comune ricerca forme opportune di partnership che salvaguardino i principi prima enunciati individuando esclusivamente forme di gestione condivisa di spazi, aree, attività e servizi aggiuntivi secondo i principi di legalità, trasparenza amministrativa, preminenza dell’interesse precipuo dell’ente e della cittadinanza, tutela assoluta del bene e delle sue caratteristiche storiche, architettoniche, sociali ;
- Il Comune , riconoscendo quale orizzonte per la valorizzazione delle Fortezze la dimensione europea aderirà ad ogni iniziativa utile per mettere il sistema delle Fortezze Umbertine all’interno di dinamiche economiche, sociali , scientifiche riconducibili alle politiche culturali dell’Unione.
Non ci accontentiamo – ha concluso Repaci- di un cartello affisso fuori dalle mura : mettiamo questo bene a disposizione della Calabria, dell’Italia, dell’intera Europa, consapevoli della grande responsabilità ma altrettanto certi che questa è una sfida che Campo Calabro, i campesi, sono assolutamente in grado di sostenere e di vincere.