Calciomercato Reggina, Taibi: ‘Alcuni mancano di rispetto. Baciano la maglia poi chiedono l’incentivo’

Il Ds punta il dito contro chi rifiuta i trasferimenti: "Ci vuole anche dignità, la Reggina non è un resort"


Sfoltire l’organico prima di poter chiudere tutte quelle operazioni già bloccate e consentire a mister Aglietti di iniziare il ritiro precampionato con una buona parte di quelli che saranno i calciatori della prossima stagione. Il ds Taibi, intervenuto a “Passione Amararanto” su Reggina Tv, ha manifestato il proprio dissenso verso quei calciatori che, pur essendo fuori dal progetto tecnico, non intendono accettare trasferimenti altrove:

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Uscite pronte, sette operazioni in entrata

“Stiamo lavorando sulle uscite ed il dover convincere alcuni calciatori ad accettare la cessione mi disturba molto. La gente non si deve preoccupare se ancora non sono state ufficializzate operazioni in entrata, ho bloccato sette calciatori, ma sto aspettando il momento opportuno per chiudere. Intanto è uscito Marchi, è pronto a farlo Paolucci ed in questa settimana spero di piazzarne altri tre. Io spero che quelli che al momento stanno dicendo no a qualsiasi trasferimento, possano capire che qui non c’è spazio”.

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“Prima baciano la maglia, poi chiedono l’incentivo”

“Quanti sono al momento i giocatori che oppongono resistenza? Due, che non hanno rispetto e forse non hanno capito che la Reggina non è un resort, li abbiamo presi che erano svincolati. Io spero possano rivedere la loro posizione, perchè sono dei bravi ragazzi, ma probabilmente consigliati male. Il mondo del calcio è cambiato e con la pandemia che c’è stata devono ringraziare il Signore se trovano delle proposte, c’è tanta gente a casa. Prima si bacia la maglia, poi per andare via chiedono l’incentivo economico, lo abbiamo sempre dato, lo daremo anche stavolta. Tranne De Francesco che ha accettato il trasferimento ad un’altra squadra e basta, tutti gli altri hanno voluto l’incentivo. Ci vuole anche un pò di dignità, quando il sottoscritto da calciatore era fuori dai piani, non si faceva sopportare da nessuno”.