Calcio, taglio stipendi: l’allarme disperato lanciato dall’ex Roccella Laaribi

Discussione all'assemblea di Lega Pro su questa tematica ed altro


I danni del coronavirus e la conseguenze sulla salute e sul piano economico, in entrambi i casi devastanti. In queste ore l’assemblea di Lega Pro sta discutendo sul possibile taglio degli stipendi ai calciatori, operazione per la quale il presidente Francesco Ghirelli ha già detto che va discussa e ragionata insieme all’AIC.

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Nel frattempo aumentano le preoccupazioni di quei calciatori che in serie C hanno stipendi molto bassi, la maggior parte, e che saranno costretti a convivere eventualmente con una situazione di forte disagio. Alla testata ilgiornale.it, ha manifestato tutta la sua preoccupazione l’ex giocatore del Roccella, oggi in forza alla Casertana Mohamed Laaribi:

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Per anni ho giocato in D a 700 euro al mese e dopo gli allenamenti facevo il cameriere. Tanti sacrifici e doppio lavoro, sognando di arrivare in alto col pallone. Purtroppo a Caserta la crisi economica ha avuto impatti fortissimi sulle attività del presidente, che non ha potuto mantenere gli impegni per gli stipendi di gennaio e febbraio. Ecco perché il taglio degli emolumenti sarebbe drammatico per tanti di noi.

Molti guadagnano tra i 1200 e i 2000 euro al mese, viviamo in 3-4 in appartamento e tra affitto, mangiare e rate della macchina se ne vanno gran parte dei guadagni. A fine mese riesco a mettere via solo 200-300 euro. Sarebbe dura mantenersi, se non dovessimo vedere più un euro da qui a fine stagione. Iniziamo ad avere timore per il nostro futuro. L’AIC deve darci una mano“.

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