Abete: ‘Livello serie D più alto, rischio di rimanere impantanati. Ci sono squadre che hanno giocato in A’

Promozioni, retrocessioni e seconde squadre: l’apertura della Serie D


Il presidente Giancarlo Abete a “Cronache di spogliatoio” parla dei campionati dilettantistici e della loro importanza, poi il passaggio sulle seconde squadre: “

Il rapporto con la Serie C e le seconde squadre

Il rapporto con la Serie C è costante: oltre all’interscambio di 9 squadre tra promozioni e retrocessioni, c’è anche un nuovo tema sempre più presente, ovvero quello delle seconde squadre. Abbiamo dato la disponibilità per avere le seconde squadre anche in Serie D e nei dilettanti“.

Continuità sportiva e retrocessioni

Crediamo che debba esserci continuità sportiva, nel bene e nel male. Se i risultati non arrivano, è giusto che sia contemplata la retrocessione dalla Serie C. In Spagna questo accade. Abbiamo rapporti organici con la Serie C e abbiamo dato apertura a garantire un naturale corso sportivo con promozioni e retrocessioni. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, ma occorre armonizzare i regolamenti per tutelare tutte le società“.

La difficoltà di salire dalla Serie D

Dalla Serie D, sale una sola squadra per girone, il che comporta il rischio di rimanere “impantanati” nei dilettanti. Il livello della Serie D si è alzato. E’ la quarta divisione e riuscire ad arrivare tra i professionisti è sempre più difficile. Ci sono squadre che hanno giocato in Serie A che oggi lottano per farlo“.

Il ruolo centrale dei giovani nei dilettanti

L’apertura da parte della LND c’è, come un modo per far crescere i giovani, che nei dilettanti hanno già un ruolo centrale, anche grazie a tutto il movimento giovanile che muove centinaia di migliaia di persone ogni weekend“.