In merito alle ultime vicende della Reggina, Gazzetta del Sud parla di un vero e proprio attacco alla società amaranto, tra questioni discutibili che riguardano il rettangolo di gioco e vicende extracalcistiche:

“Reggina sotto attacco”

“Var indigesto. Scelte arbitrali discutibili, errori, orrori e decisioni che si ripetono con troppa frequenza e leggerezza, rischiando di macchiare un intero campionato. Reggina sotto attacco in campo e non solo. Quel che è successo a Palermo è solo l’apice di una costante penalizzazione subìta dagli amaranto a seguito delle scelte compiute dalle squadre arbitrali: da Modena fino in Sicilia, riecheggiano dirompenti le ingiustizie ricevute e sono almeno otto le gare di campionato in cui gli amaranto sono usciti danneggiati. L’apoteosi dell’assurdità si è vissuto domenica al Barbera quando il direttore di gara Minelli ha inflitto alla Reggina il record di ‘cinque sanzioni’ nel giro di pochi secondi. Secondo giallo a Majer, conseguente rosso e squalifica per la prossima gara, rigore per il Palermo e ammonizione per Gagliolo. Come colpire una squadra senza concedere appello. Il tutto in una azione cancellata dal Var che ha rimesso all’arbitro la decisione di confermare o meno il cartellino per lo sloveno. Pesa sul match anche l’incredibile decisione presa da Minelli ed i suoi collaboratori sul doppio ed evidente fallo subìto prima da Gagliolo e poi da Liotti su azione d’angolo. Il fatto che il Var non abbia ritenuto doveroso richiamare il fischietto di Varese lascia senza parole, quasi interdetti dinanzi a cotanta evidenza. Il tempo delle sensazioni sembra lasciare spazio ad un dato oggettivo: la stagione della Reggina comincia ad essere pesantemente condizionata da errori macroscopici ai limiti dell’inspiegabile con un Var che interviene solo quando c’è da sanzionare gli amaranto e sparisce quando gli episodi sono a favore. Il clima attorno alla Reggina non è sereno: gli amaranto si giocano un girone di ritorno ambizioso ma sembra debbano lottare non solo contro le avversarie in campo”.