Il calcio, la crisi e la ‘favola’ dell’equa competizione

Quante volte ne abbiamo sentito parlare nelle aule dei tribunali sportivi in quelle sentenze contro la Reggina...

pallone crisi calcio

Forse dalle nostre parti brucia un pò di più, ricordando quanto accaduto qualche anno addietro, anche per responsabilità di chi amministrava la società. Il riferimento è all’equa competizione più volte ribadito in quelle aule dei tribunali sportivi quando alla Reggina veniva contestato oltre che il ritardo nel pagamento di quelle 700mila euro, anche l’assenza di garanzie economiche rispetto a un debito ristrutturato e non definitivamente omologato per alcune opposizioni.

A distanza di qualche anno poi viene fuori che nonostante l’effettuazione dei controlli per le iscrizioni ai campionati, in serie C hanno ottenuto il via libera società come Turris e Taranto escluse successivamente nel corso della stagione con pesantissime conseguenze a livello sportivo. Pensate per esempio al Cerignola che, in maniera sorprendente e con una squadra tutt’altro che favorita per la vittoria finale, ha sognato per lungo tempo la promozione in serie B e nel finale si è vista scavalcare in classifica dall’Avellino dopo la sottrazione dei punti, conseguenza delle esclusioni sopracitate.

Turris e Taranto escluse, ma almeno altre tre o quattro (quelle dichiarate) società in gravi difficoltà economiche che il campionato lo stanno concludendo ma senza un futuro certo, anzi. Potremmo anche parlare della situazione economica della Sampdoria, passata per una ristrutturazione del debito, una promozione che sarebbe dovuta arrivare per garantirne il piano di risanamento e che invece oggi rischia la retrocessione in serie C.

Un altro esempio è quello del Milan Futuro. E’ recentissimo lo scontro diretto vinto contro il Sestri Levante, altra compagine in lotta per evitare la retrocessione in serie D. Una situazione regolamentare che ha provocato la reazione della società con il suo presidente Stefano Risaliti, intervistato da Tutto C: “Jimenez può giocare in C mentre è squalificato in A. Il nostro allenatore Ruvo, che era stato squalificato a inizio stagione quando era sulla panchina di una squadra di Serie D ha dovuto scontare le due giornate di sospensione in serie C non potendo stare sul campo con Campobasso e Ternana. Vi sembra che sia equo?“.

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