Dalla Calabria lo scialle più costoso al mondo in seta e oro 24 carati

L'accessorio di lusso, realizzato per una principessa indiana, ha un costo che si aggira attorno ai 20 mila euro

Foto Scialle Vancali

L’azienda calabrese Vancali Tessiture Antiche ha realizzato lo scialle più costoso al mondo, che ha un costo che si aggira attorno ai 20 mila euro e per cui sono necessari circa tre mesi di lavoro.

Lo scialle, tessuto e rifinito interamente a mano, con filo di seta da gelso, filata a mano, e tinta naturalmente e filo d’oro a 24 carati, è stato realizzato per una Principessa indiana.

“Per noi – ha raccontato la CEO di Vancali Tessiture Antiche, Desirèe Zinna – è stato un grande onore e un’immensa gioia aver realizzato e personalizzato il nostro scialle per una Principessa indiana, di cui per privacy non ci è possibile dire il nome. Siamo fieri di poter esportare oltre i confini nazionali il patrimonio tessile del nostro paese, dimostrando che, finalmente, la nostra tradizione, specchio della massima creatività, possa aspirare all’universalità”.

Vancali è il primo laboratorio dell’arte della tessitura, che produce scialli e stole di lusso esclusivo in edizione limitata, in cui si concentra l’abilità di molti maestri tessitori nella celebrazione di questo antico rito conosciuto e tramandato solo a Tiriolo.

La maison crede nello studio e nel recupero della tradizione tessile del suo territorio, nel lavoro di artigiani, custodi di questo antico mestiere, per esaltare l’unicità e la particolarità del vancale.
Dopo l’approdo in via Montenapoleone a Milano, la consegna dello scialle, in seta da gelso e filo d’oro, alla Principessa, conferma, ancora una volta, l’esclusività, la qualità e il valore artistico di cui Vancali Tessiture Antiche è portavoce.

Tutti gli scialli e le stole di Vancali, realizzato con materiali nobile come seta e cashmere, sono pezzi unici, proprio perché realizzati e rifiniti interamente a mano.

Il prezioso scialle con fili d’oro 24 carati è acquistabile solo su ordinazione e, oggi, prevede una lista d’attesa di almeno sei mesi.