Santa Lucia in Calabria: i falò sacri e le tradizioni di dicembre
Dai fuochi di Crotone alle antiche danze nel Cosentino, la Calabria onora Santa Lucia, protettrice degli occhi, tra sacro e profano
13 Dicembre 2024 - 07:17 | di Redazione
Il culto di Santa Lucia in Calabria, “santa della luce” per antonomasia, è molto sentito e regala alle comunità e ai visitatori una serie di tradizioni imperdibili nel giorno della celebrazione, il 13 dicembre, data che, subito dopo la festività dell’Immacolata, segna l’avvicinamento al Natale.
Pugnalata a morte a Siracusa, nel IV secolo, dopo il martirio dell’accecamento per la sua fede cristiana, Santa Lucia diviene protettrice degli occhi, simbolo della luce e del dono. In Sicilia i bambini attendono i “Doni di Santa Lucia” più dei regali di Babbo Natale, a sottolineare l’importanza della Santa nel patrimonio religioso e culturale dell’Italia meridionale.
La devozione a Santa Lucia in Calabria è altrettanto forte e si esprime in diverse località, da nord a sud, con celebrazioni religiose e laiche.
Santa Lucia e la Calabria: culto e tradizione
La notte del 13 dicembre la Calabria si accende con decine di falò sacri a Santa Lucia.
I Fuochi di Santa Lucia uniscono sacro e profano, richiamando tanto la santa cristiana quanto il solstizio d’inverno e antichi riti mitraici.
In origine questi falò si accendevano negli ovili, poi sul sagrato della Chiesa Matrice. In alcuni paesi si svolgono vere competizioni tra quartieri per chi innalza la fòcara più grande, come avviene ancora oggi a Crotone.
Qui, giovani e adulti preparano per settimane la pira di quartiere, sfidandosi al “fuoco più bello”. La legna, raccolta e nascosta fino al 13 dicembre, dà vita ai fuochi sacri che illuminano l’intera città.
I Fuochi di Santa Lucia ardono anche nel Cosentino, in luoghi come Castrovillari, Scigliano, Bisignano e Amendolara, accompagnati dal suono della zampogna, canti e danze di festa antichissimi.
Nel Catanzarese, il paese di Motta Santa Lucia omaggia la sua santa con funzioni speciali nella chiesa a lei dedicata. La chiesetta del centro storico è tra le bellezze da visitare in paese, insieme alla Chiesa Matrice di S. Maria delle Grazie. Una passeggiata nel centro storico permette di ammirare i palazzotti gentilizi e i portali in granito, incorniciando un percorso di fede e tradizione.
A Reggio Calabria, invece, la tradizione legata alla Santa, è un po’ meno forte, nonostante la presenza della parrocchia di Santa Lucia. Fondata con decreto arcivescovile il 10 aprile 1629 dall’arcivescovo Annibale D’Afflitto. I suoi confini furono ampliati nel 1783 da mons. Alberto Maria Capobianco e dal 1798 fu considerata parrocchia urbana.
La chiesa attuale, di stile rinascimentale, fu edificata nel 1930 su progetto del carmelitano padre Cesare Umberto Angelini e si trova al centro della città in via XXV Luglio. La chiesa ha tre navate ed è preceduta da una grande scalinata che ne consente l’accesso dalla via De Nava.