Kobra, in Calabria murale in omaggio a Luciano Pavarotti

Dal firmamento della street art mondiale alla dimensione di un piccolo borgo dell'entroterra calabrese

Dal firmamento della street art mondiale alla dimensione di un piccolo borgo dell’entroterra calabrese che crede fermamente in questa forma di espressione artistica e che, su queste basi, ha costruito un progetto di rinascita sociale e culturale.

A testimoniare l’importanza di LuceFest, happening giunto alla quinta edizione, è stato quest’anno, anche lo street artist brasiliano Eduardo Kobra, al secolo Carlos Eduardo Fernandes Léo, tra i maggiori esponenti dell’arte di strada.

In una piccola comunità della Calabria interna, San Pietro Magisano, nel catanzarese, Kobra – che ha al suo attivo opere come un murale di 350 metri quadri a New York sulla facciata dell’Onu – ha dedicato la sua performance artistica al grande tenore Luciano Pavarotti.

E adesso, a distanza di qualche settimana da quell’evento, rientrato a San Paolo, l’artista ha avuto modo di lanciare l’opera – realizzata si una superficie di 100 metri quadri e dedicata ad uno dei miti italiani del bel canto – sui suoi canali social seguiti tantissimi followers in tutto il mondo. E nel suo diario, facendo riferimento alle radici italiane (calabresi e siciliane) della propria famiglia, ha appuntato anche una serie di altre considerazioni.

“Chiunque abbia visitato la patria dei propri antenati – ha scritto – sa quanto possa essere emozionante. Qualche giorno fa ho avuto l’opportunità di visitare la Calabria, la regione italiana dove sono nati i miei bisnonni. Non solo ho conosciuto il luogo delle mie radici, ma lì ho anche lasciato il mio segno: a San Pietro Magisano, ho realizzato un murale raffigurante il tenore Luciano Pavarotti.

Gli uccelli che escono dalla sua bocca – ha precisato l’artista illustrando il tema del murale – sono ispirati alle specie brasiliane e simboleggiano la sua eredità, la sua musica, che ancora risuona liberamente e meravigliosamente in tutto il mondo”.

“Lo spazio per questo murale – ha aggiunto Kibra – è stato offerto da Rita, una donna di oltre 80 anni, residente nella casa e ammiratrice di Pavarotti. Perché la scelta del grande tenore? A San Pietro Magisano che conta solo 300 abitanti oltre 60 residenti, un sesto circa della popolazione, suonano uno strumento musicale”.

Entusiasta della performance di Kobra è Carmine Elia, direttore artistico di LuceFest, evento corale che si avvale della partecipazione e del lavoro di tanti giovani e donne del paese. “Continuerò sempre ad essere grato a Kobra – ha detto Elia – per avere sposato il progetto del LuceFest andando incontro al nostro gruppo di volontari che, timidamente, gli si è accostato non immaginando di trovare così tanto calore. La speranza è che molti giovani credano nella possibilità di cambiare la realtà in cui vivono perché stiamo dimostrando che è possibile e questo ci rende orgogliosi, con la certezza che LuceFest possa continuare ad attrarre le principali firme della street art mondiale”.