Il ricorso ai medici cubani è stata una delle diverse iniziative lungimiranti assunte dal Presidente della Giunta Regionale e Commissario Roberto Occhiuto oltre due anni fa, con la quale si è riusciti a governare un’emergenza drammatica sul fronte della storica carenza di personale medico nei nostri ospedali, scongiurando il rischio di chiusura di interi reparti.

Esemplarità del modello calabrese per il governo nazionale

“Quella scelta coraggiosa, oggi apprezzata da tutti gli osservatori e dall’utenza calabrese, è diventata perfino un modello di riferimento nazionale – dichiara Pasqualina Straface, presidente della terza commissione consiliare sanità – tant’è che diverse regioni di centrodestra e centrosinistra stanno reclutando personale medico e infermieristico da altre realtà straniere. Lo stesso Governo, attraverso il Ministro della Salute Orazio Schillaci, ha annunciato la volontà di reclutare a breve 10mila infermieri indiani.”

Una soluzione emergenziale per la carenza nazionale di medici

In Italia, molti stanno seguendo questa linea per risolvere la grave carenza di personale sanitario e garantire servizi e cure ai cittadini, ad eccezione del presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Cosenza, Eugenio Corcioni. “Corcioni, come l’ultimo soldato giapponese nel 1944 nelle Filippine, continua a opporsi fermamente alla scelta emergenziale di aprire il mercato italiano a medici e infermieri stranieri, senza mai avanzare alcuna proposta per risolvere questa situazione drammatica,” aggiunge Straface.

Critiche di Straface a Corcioni

“È del tutto evidente che a Corcioni interessa più la propaganda politica, a vantaggio dello schieramento a lui più vicino – dichiara Straface – piuttosto che garantire il diritto alle cure mediche dei cittadini calabresi.” Con queste parole, la presidente della terza commissione sanità conclude il suo commento, sottolineando come Corcioni sembri più focalizzato su “chiacchiere sterili” piuttosto che su proposte concrete per affrontare l’emergenza sanitaria.