Calabria, Irto: ‘Consiglio regionale non legittimato ad istituire l’Arpal’

Nicola Irto, il candidato alla presidenza della Regione Calabria: “Consiglio regionale non può istituire Arpal”


Nicola Irto si schiera  in merito all’istituzione dell’Arpal Calabria.

Consiglio regionale non legittimato. Questione delicata

Il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, Nicola Irto si è espresso in merito alla situazione dell’Arpal Calabria. L’Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro è l’ente strutturale mediante il quale la Regione esercita le funzioni di incontro tra domanda e offerta di lavoro e garantisce l’erogazione dei servizi per l’impiego.

L’istituzione dell’Arpal nasce da una proposta normativa presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Filippo Pietropaolo.

Irto infatti precisa:

“È sbagliato e inopportuno che un Consiglio regionale sostanzialmente già sciolto da mesi e non legittimato a compiere atti che eccedono l’ordinaria amministrazione possa discutere della riforma delle competenze che riguardano il mercato del lavoro, con l’istituzione dell’Arpal Calabria”.

“Sono fermamente contrario ad affrontare in fretta e senza una piena legittimazione una questione talmente delicata che coinvolge centinaia di dipendenti del settore”.

Nella proposta di legge, è previsto che la sede dell’Arpal sia collocata presso la sede della Giunta regionale, a Catanzaro, e affiancata da cinque sedi istituite nelle province di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone e Cosenza

Situazione che impone il pieno coinvolgimento dei sindacati

Il candidato alla presidenza prosegue:

“Manca pochissimo alle elezioni regionali che spero si celebrino al più presto. Nessuno pensi di compiere blitz in aula, come spesso ha fatto il disastroso e presuntuoso centrodestra che guiderà ancora per poco la Regione”.

“Una simile riforma, che incide sulla vita di centinaia di lavoratori oggi in forza alla Regione, deve passare attraverso un percorso politicamente e amministrativamente ben ponderato e – conclude Irto – impone il pieno coinvolgimento dei sindacati”.

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