Calabria, Iapichino: ‘Regione tuteli maggiormente la formazione post-laurea’

Il portavoce calabrese di Possibile: "Avere dei dottori di ricerca dovrebbe essere un vanto per la Calabria"


Il comitato Calabria di Possibile, nella figura del portavoce Pierluigi Iapichino, esprime la propria insoddisfazione in merito alle tutele, per chi svolge percorsi post-laurea, da parte della Regione Calabria.

La Calabria, infatti, è una terra caratterizzata da una forte crisi occupazionale, per cui risulta importante investire nello studio, soprattutto universitario. Coloro che ne hanno la possibilità, scelgono di svolgere corsi di studio successivi alla laurea, in particolare master e dottorati di ricerca.

Tuttavia, c’è da segnalare come la Regione Calabria provveda poco ad aiutare chi sceglie di migliorare ulteriormente la propria istruzione.

Andando con ordine, nella fattispecie dei master universitari, la Regione Calabria, negli scorsi mesi, ha provveduto a pubblicare il bando per i voucher per la frequenza dei master di I e II livello. Tale bando, recentemente introdotto per il periodo 2024-2027, si ritiene sia utilissimo, ma allo stesso tempo riduttivo per ciò che è ancora necessario fare.

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Tali voucher, infatti, vengono erogati sistematicamente dalle Regioni, in base ai finanziamenti dei fondi strutturali. Tuttavia, il voucher precedente, erogato molto prima della pandemia, valeva per gli anni accademici 2018-19, 2019-20 e 2020-21. Ragion per cui, per chi abbia frequentato un master con l’iscrizione effettuata tra l’anno accademico 2021-22 e l’anno 2023-24, non ha potuto usufruire di tali sostegni economici. Risulta, quindi, completamente assente il finanziamento per i master del periodo 2021-2024. Il che è paradossale, visto che gli attuali fondi strutturali, di origine europea, riguardano il periodo 2021-2027. Le altre Regioni, ad esempio, hanno provveduto a erogare tali fondi anche per il periodo in questione.

Si comprende, ovviamente, che la nostra Regione, a causa delle vicende pandemiche, abbia utilizzato tali risorse per questioni più urgenti. Tuttavia, si ritiene che sia necessario aprire una finestra di finanziamento anche per i master precedenti, in quanto agevolerebbe chi ha conseguito tali titoli nei tre anni precedenti all’attuale bando dei voucher.

Per quanto riguarda, invece, i dottorati di ricerca, le difficoltà maggiori vengono riscontrate da coloro che sono dottorandi senza borsa di studio. Spesso, infatti, gli atenei includono nei bandi del concorso di ammissione a tali corsi, posti senza aiuti economici, dando da una parte la possibilità di essere ammessi a dei percorsi di eccellenza, dall’altra, però, penalizzando coloro che vengono ammessi in questa maniera, rispetto agli altri candidati che invece usufruiscono delle borse di studio.

Già è deleterio il fatto che presso gli atenei calabresi vi siano pochi posti disponibili, costringendo molti laureati a fare domanda di ammissione anche fuori regione, ma risulta abbastanza avvilente che i dottorandi di ricerca, i quali sostengono un percorso di elevatissima formazione, non possano essere tutelati dalla propria Regione di appartenenza, considerando soprattutto che per essere in tale posizione abbiano dovuto superare un concorso pubblico.

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Si reputa, pertanto, che i dottorandi senza borsa di studio debbano ricevere un sussidio dalla Regione, anche a prescindere in quale ateneo si pratichi la ricerca, essendo i dottorati a numero chiuso e per cui non c’è una vera libertà di scelta sulla destinazione.

Volendo cogliere un esempio, tra le realtà vicine alla nostra, si ritiene che in questo la Sicilia abbia avuto un comportamento virtuoso, assegnando borse aggiuntive e non necessariamente previste dai bandi di concorso degli atenei, riservando tali opportunità a coloro che rispettino il requisito della residenza nella suddetta Regione. Sarebbe, dunque, il caso che anche la Calabria si attivi in tal senso.

Avere dei dottori di ricerca dovrebbe essere un vanto per la Calabria, ma è necessario mettere le persone coinvolte nelle condizioni di raggiungere tale livello, se davvero si spera di trattenere il proprio capitale umano.

Si invita, quindi, la Regione Calabria a prendere provvedimenti sulle questioni poste (finanziamento master 2021-2024 e sussidio per i dottorandi di ricerca senza borsa di studio).

Dott. Pierluigi Iapichino – Portavoce regionale Possibile

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