Legge regionale contro violenza di genere, il presidente Mancuso sostiene iniziativa
“Numeri della vergogna non più tollerabili”: il Presidente del Consiglio regionale sollecita una risposta rapida contro la violenza di genere
18 Gennaio 2025 - 17:01 | Comunicato Stampa
Il Presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso sulla proposta di legge contro la violenza di genere a sostegno dei centri antiviolenza.
“È pienamente condivisibile l’intenzione della presidente Pasqualina Straface di avviare la discussione in Terza Commissione sulla proposta di legge di contrasto alla violenza di genere e a sostegno dei Centri antiviolenza, a partire dal testo base agli atti del Dipartimento della Giunta regionale.
La Commissione è la sede idonea per concordare – assieme ai suoi componenti, l’assessore alle Politiche sociali Caterina Capponi, gli organismi del Consiglio regionale (Osservatorio contro la violenza di genere e Commissione di parità) e le rappresentanze delle associazioni e dei Centri antiviolenza – un disegno legislativo che contribuisca a fermare un fenomeno i cui ‘numeri della vergogna’ sono allarmanti e non più tollerabili.
Il sostegno del Consiglio regionale alla proposta
“Fin dall’avvio della legislatura, il Consiglio regionale ha messo a disposizione, in questa battaglia di civiltà, le proprie prerogative e costituito gli organismi deputati ad occuparsene che, in più circostanze, hanno prodotto azioni tangibili, tra cui: due edizioni degli Stati generali contro la violenza alle donne e, in particolare, i protocolli interistituzionali per un monitoraggio puntuale del fenomeno e per assegnare residenze pubbliche (Aterp) alle donne e ai loro figli.
Convinti che le celebrazioni e la solidarietà sono importanti, ma che più necessarie sono le reazioni concrete, è auspicabile che l’impegno contro la violenza di genere e a sostegno dei Centri antiviolenza, avvalendosi del contributo di chi opera sul territorio, consegni all’Aula del Consiglio regionale una normativa organica da approvare nel più breve tempo possibile”.