Natale, l’appello del Garante Siclari: ‘Non lasciamo sole le persone fragili’

L’appello di Ernesto Siclari, Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità in Calabria: riflessione natalizia e responsabilità per una rete socio sanitaria efficiente

Ernesto Siclari

È il momento di fermarci a pensare: è l’occasione per riflettere davvero su chi soffre o è in preda alla disperazione, sui bisogni delle persone. E’ il momento per rivolgere un pensiero alla emarginazione ed alla solitudine di tanti cittadini in difficoltà. E le istituzioni statali e locali, operanti al servizio di una società che voglia dirsi civile, non possono restare insensibili al grido di dolore di molte persone con le più varie disabilità, ma devono lavorare alacremente per riportare la presenza concreta dello Stato ad alleviare le sofferenze umane.

Un anno è trascorso dal mio insediamento in seno all’Organo di Garanzia, grazie alla lungimiranza ed al coraggio di una Regione Calabria che mira a rafforzare i suoi organismi di vigilanza e salvaguardia dei diritti dei più deboli, un anno difficile, intenso, drammatico per la presa d’atto di una situazione di gravità accertata sul territorio regionale. Una rete socio sanitaria frammentaria, dalle maglie larghissime e poco funzionante, lacerata dalla incapacità, dal lassismo, dalla mancanza di professionalità, specializzazione e sensibilità in capo a chi vi opera.

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Un impegno per la comunità e il sorriso delle persone

Eppure non è tutto buio. In un anno di attività ho visto il sorriso delle persone, sentito sulla pelle la loro calda stretta di mano, gli abbracci in cui si sono perse le donne e gli uomini calabresi nell’incontrarmi ed ho compreso che la voglia di partecipazione può davvero fare la differenza, come pure il coinvolgimento delle famiglie, il desiderio di sentirsi inclusi in una comunità sociale che può dare, ma anche ricevere dalle persone con disabilità, consentendo loro di mettere a frutto le singole doti, le grandi capacità artistiche, le espressioni di cultura, di dedizione alla musica e al sacrificio nello sport.

È necessario però un attimo di riflessione seria e cosciente, da parte di tutti, nessuno escluso. Il legislatore nazionale ha finalmente recepito, e molto attentamente, le istanze e le indicazioni che provengono dalla comunità internazionale e che inquadrano con cuore il tema della disabilità in un’ottica di rinnovata sensibilità, impegno ed operosità, ma non basta. Il rischio di lasciare lettera morta quelle norme è dietro l’angolo in un Paese (ed in particolare in una regione) in cui il passaggio dalle leggi alla loro concreta esecuzione ed applicazione è sempre lungo, tortuoso e di difficile realizzazione.

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Responsabilità, dovere istituzionale e speranza

La filiera che deve condurre all’erogazione dei servizi deve essere caratterizzata da responsabilità e senso del dovere istituzionale, in un ambito delicato che richiede serietà, partecipazione, trasparenza, rispetto della dignità umana; e ciò può avvenire solo sostituendo o rinforzando quegli anelli deboli che rallentano, ostacolano e a volte bloccano il funzionamento virtuoso della catena di trasmissione, la quale deve condurre alle prestazioni finali. Tutto è realizzabile con la determinazione e la volontà dei calabresi. Sia, pertanto, questo Santo Natale il momento giusto per fermarsi a pensare e regalare, anche solo per un attimo, la speranza alle persone fragili.

avv. Ernesto Siclari
Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Calabria