Covid, fine quarantena e riattivazione Green Pass: in Calabria è il caos

La possibilità di effettuare i tamponi di fine quarantena in farmacia esiste, ma si attendono segnali dalla Regione Calabria

In This Photo Illustration, A Symbolic COVID 19 Health

SPAIN - 2021/04/09: In this photo illustration, a symbolic COVID-19 health passport seen displayed on a smartphone screen in front of the flight information panel. (Photo Illustration by Thiago Prudencio/SOPA Images/LightRocket via Getty Images)


“Calabria prima in Italia”. Il ritornello ripetuto (troppo) spesso dal Governatore Occhiuto negli ultimi giorni, relativo al numero di vaccinazioni effettuate, rischia di essere fuorviante. La nostra regione infatti rarissimamente si trova ai primi posti in Italia, in qualsiasi categoria o dato di riferimento, molto più facile invece trovarla in coda.

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Non fa eccezione, purtroppo, nemmeno la questione relativa alle novità introdotte dal Governo in merito al tampone di fine quarantena. Chiarissimo quanto stabilito con il decreto legge del 30 dicembre 2021.

“Ulteriori disposizioni in materia di contenimento della diffusione del COVID-19”

1. All’articolo 1 del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74,
dopo il comma 7 sono inseriti i seguenti:

«7-bis. La misura della quarantena precauzionale di cui al comma 7 non si applica a coloro che, nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione o successivamente alla somministrazione della dose di richiamo, hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al COVID-19.

Ai soggetti di cui al primo periodo e’ fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al COVID-19, e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. La disposizione di cui al presente comma si applica anche alle persone sottoposte alla misura della quarantena precauzionale alla data di entrata in vigore del presente decreto.

7-ter. Con circolare del Ministero della salute sono definite le modalita’ attuative dei commi 6 e 7 sulla base dei criteri stabiliti dal Comitato tecnico-scientifico di cui all’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020. La cessazione della quarantena di cui ai commi 6 e 7 o dell’auto-sorveglianza di cui al comma 7-bis consegue all’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2, effettuato anche presso centri privati a cio’ abilitati.

In quest’ultimo caso, la trasmissione, con modalita’ anche elettroniche, al dipartimento di prevenzione territorialmente competente del referto con esito negativo determina la cessazione del regime di quarantena o di auto-sorveglianza.».

Tamponi di fine quarantena in farmacia, la Regione batta un colpo

L’importante novità riguarda la possibilità (doveroso sottolinearlo, solo per soggetti asintomatici da almeno tre giorni e alla conclusione del periodo di isolamento di 10 o 7 giorni, a seconda delle dosi di vaccino ricevute) di poter effettuare il tampone di controllo non obbligatoriamente di tipo molecolare, ma anche antigenico rapido, presso farmacie e centri abilitati. La scelta, evidentemente, è stata compiuta per alleggerire il lavoro di Asp e Usca, letteralmente soffocate su tutto il territorio nazionale a causa dell’enorme aumento dei contagi.

Tantissime le regioni che hanno subito recepito quanto deciso dal Governo, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia giusto per citarne alcune. In Calabria invece si naviga a vista. Le farmacie, rispetto alle richieste dei cittadini che si presentano con la volontà di effettuare un tampone rapido di fine quarantena, rispondono che non è possibile.

Si attendono segnali, si spera a breve, dalla Regione Calabria. Nei giorni scorsi, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto aveva incontrato in Cittadella regionale i vertici di Federfarma e i dirigenti della Cittadella, con l’obiettivo di organizzare al meglio la risposta alla crescente richiesta di tamponi e di «limitare al massimo i disagi per i calabresi», con ovvio riferimento alla possibilità di uniformarsi rispetto a quanto stabilito dal Governo nell’ultimo decreto legge. Ad oggi però l’attesa comunicazione ufficiale non è arrivata. E la Calabria si ritrova, per l’ennesima volta, ben lontana dal ‘primo posto’.

Riattivazione Green Pass, è caos

La Calabria si trova in buona compagnia invece per quanto riguarda la riattivazione del Green Pass, step di fondamentale importanza verso il ritorno alla normalità dopo la positività di un soggetto.

Dal 6 gennaio è stato attivato lo sblocco automatico del Green Pass ai guariti, la riattivazione automatica del green pass per chi guarisce dal Covid. Dopo i disagi e ritardi notevoli delle scorse settimane, il Ministero della Salute ha cambiato la procedura per i cittadini positivi al virus. Il Green Pass viene sbloccato in automatico anche senza il certificato di guarigione, basterà l’esito negativo di un test molecolare o antigenico.

Le App Io o Immuni dovrebbero in teoria registrare in tempo reale il cambio, una volta ricevuto l’esito di un tampone negativo. Questo però non sta accadendo in tutti i casi, creando ulteriori disagi e problematiche alla cittadinanza. I medici di base inoltre, in più di una circostanza, segnalano di non aver ancora recepito le modalità e gli strumenti per poter riattivare i Green Pass di cittadini diventati negativi, e rimandano all’Asp per ulteriori chiarimenti.