#TalentiReggini – Bruno Tarsia, dalla Calabria a Marie Claire: “Mia terra…”
13 Maggio 2016 - 17:51 | di Pasquale Romano

Non è semplice ‘catalogare’ Bruno Tarsia, definirlo in poche parole. Laureatosi in architettura presso l’Università degli studi Mediterranea, a 26 anni è volato dalla sua Reggio Calabria a Milano, per trovare la cornice più adatta che potesse contenere il suo estro. Missione compiuta. Oggi, Tarsia collabora con Marie Claire e ha maturato diverse esperienze di rilievo nel campo della moda e interior design.
Lui stesso si definisce interior stylist oltre che architetto, passioni che gli permettono di esplorare nel migliore dei modi diversi ‘pianeti’ dell’arte. “Già a Reggio ho frequentato una scuola di danza, un centro d’arte e ho imparato a suonare il pianoforte. Ho anche realizzato delle mostre. Dopo alcune piccole esperienze di lavoro nella mia città, ho capito di non essere interessato alla progettazione edilizia, ma piuttosto all’arredamento” dichiara Tarsia ai microfoni di ‘Yes Calabria‘.
Una nuova vita, iniziata con un corso regionale in scenografia presso la Fondazione Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo Teatro alla Scala importante per maturare e avvicinarsi ancora di più a una passione innata. “Esperienza bellissima, sono stati sei mesi davvero intensi. C’erano architetti, scenografici, grafici, tutti accomunati da uno spiccato talento in un’arte. Grazie a quel corso ho potuto accostarmi al mondo del teatro, studiare la storia della scenografia e vedere tante opere teatrali”.
E’ iniziato cosi il percorso che ha portato Tarsia a diventare un interior stylist apprezzato a livello nazionale. Come si può definire un mestiere ancora non completamente ‘sdoganato’ al grande pubblico? “Il nostro compito è creare delle ambientazioni, comunicare uno stile attraverso delle idee estetiche. Spesso mi dicono che dentro i miei set c’è una persona che ha un’anima. È una capacità -spiega l’architetto reggino- che le persone con cui lavoro mi riconoscono”.
Il celebre mensile Marie Claire lo ha scelto per una collaborazione fissa, si tratta forse dell’esperienza più gratificante maturata sinora da Bruno Tarsia: “È una grande soddisfazione, ma non mi sento arrivato. Anzi, ogni giorno miro a ottenere risultati più alti. Sentirsi arrivato, significa essere alla fine. Il mio lavoro è fatto di ricerca, conoscenza, aggiornamento e gusto estetico. Nella qualità del mio lavoro metto la mia voglia di crescere“.
Cresciuto a Reggio Calabria, Tarsia è riuscito a consolidarsi in una realtà differente, che offre maggiori opportunità. Un percorso, purtroppo, talvolta obbligato per i giovani del Sud: “Bisogna avere fiducia in se stessi e voglia di provare strade nuove, senza scoraggiarsi mai. Spesso sento dire dai ragazzi calabresi che vorrebbero fare un’esperienza professionale, ma che non hanno i soldi. Bisogna affrontare il proprio percorso con umiltà, accettando anche di fare lavori precari“.
Esempio di ostinazione e coraggio, Tarsia assicura di avere un ´filo invisibile´ che lo lega alla Calabria: “La mia terra è sempre stata e continua ad essere fonte d’ispirazione con la luce del sole e i colori del mare. La Calabria è la mia famiglia, è la mia origine e non potrei farne a meno. A volte mi dico che forse, se fossi nato a Milano, non sarei dove sono. Invece la mia ambizione è stata ferrea anche perché volevo assolutamente affrancarmi dall’essere guardato in modo differente perché calabrese”.
