Elezioni Calabria 2021, Bruni accetta la ‘sconfitta’: “Faremo un’opposizione seria”

I complimenti al candidato del cdx per "una proposta che ha convinto" e la disamina su ciò che ha condotto la squadra del csx al secondo posto. Le parole di Amalia Bruni

Amalia Bruni

È arrivato il momento di tirare le somme. Pur essendo ancora lontana la fine delle operazioni di scrutinio, i conti in Calabria sono già stati tirati. Le proiezioni hanno mostrato agli elettori, e più in generale agli italiani, quale sarà il prossimo Governo in carica nella Regione meridionale.

Occhiuto doppia la Bruni, dietro de Magistris, Oliverio fanalino dei coda dei candidati. Uno scenario già anticipato dai sondaggi prima e dagli exit poll poi che trova, adesso, conferma nei voti dei calabresi che già risultano sul sito del Ministero dell’Interno.

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Bruni accetta la “sconfitta”

Poco dopo le prime dichiarazioni del neo presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, sono arrivate anche le considerazioni della seconda classificata in questa competizione elettorale: Amalia Bruni. La Calabria, dopo Jole Santelli, non avrà dunque un altro presidente donna, ma la scienziata candidata Governatore per il centrosinistra ha detto a chiare lettere cosa pensa del suo risultato.

“Io non definirei quella di oggi una sconfitta. Lo chiamerei meglio secondo posto che merita, secondo me, una serie di considerazioni.  Oggi ha vinto il partito dell’astensionismo. I dati dell’affluenza dimostrano come evidentemente non si è riusciti a convincere (per noi anche a causa del tempo eccessivamente, poco più di un mese e mezzo di campagna elettorale) l’elettorato neanche con una serie di proposte, se non con quella di Occhiuto. Al nuovo Governatore vanno i miei complimenti. Da lui e dalla sua squadra cui ci aspettiamo un grande lavoro”.

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Il csx all’opposizione

“Noi faremo un’opposizione seria”.

È così che Bruni anticipa le domande della stampa e dei tanti calabresi curiosi di conoscere il futuro della candidata Presidente.

“Non c’è da parte mia nessuna voglia di andar via o di mollare – ha aggiunto la scienziata di Lamezia Terme che, con la sua discesa in politica è riuscita a metter d’accordo Pd, 5S, Tansi e diverse liste civice. Dall’inizio, d’accordo con tutti i candidati, abbiamo promesso di lavorare per ricucire il rapporto tra la politica ed i territori ed è questo ciò che faremo”.

Tornando sull’astensionismo, che Bruni rimarca essere un problema italiano, non solo locale.

“Stiamo uscendo, sia in Calabria che nelle altre città, per la prima volta con il Covid. È un dato che va letto anche questo nel contesto di una pandemia non completamente risolta. Aldilà della preoccupazione del contagio che, secondo me, non è stato il motivo principale della mancanza di elettori alle urne, credo che a bloccare le persone sia stato l’avere per la mente cose più importanti come la salute, il lavoro, la famiglia. Penso che il dato della mancanza di elettorato diffusa in tutta Italia vada contestualizzato. Per quanto riguarda la Calabria, invece, si tratta di un’assenza “storica” che si acuisce negli anni”.

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Infine, Bruni ha detto:

“Bisogna lavorare con le persone, la politica si deve fare portavoce di questo. Non mi sento sconfitta perché ho trovato una coalizione bella, larga, plurale. Sono fiduciosa che dall’opposizione riusciremo ad aiutare il processo di costruzione e, in alcuni casi, di ricostruzione della Calabria”.

E sulla mancata storica alternanza di cdx e csx alla guida della Regione che non aveva due presidenti della stessa coalizione dal 1994, Bruni ha detto:

“Sembra male dirlo, ma questo tempo, quello che ora viviamo, rappresenta un tempo che non è stato esaurito. La morte prematura di Jole Santelli ha messo un freno al Governo e, dunque, la destra non ha ancora fatto il suo cammino”.