Bronzi di Riace, il mistero si infittisce: sarebbero stati assemblati in Sicilia

Secondo la ricerca le due statue, vennero realizzati a pezzi anatomici separati e poi assemblati in una città della Sicilia

La storia dei Bronzi di Riace, i due celebri guerrieri in bronzo rinvenuti nelle acque calabresi nel 1972, continua a sorprendere e a far discutere. Un nuovo studio, condotto dal professor Rosolino Cirrincione dell’Università di Catania e dal professor Anselmo Madeddu, in collaborazione con l’Università di Ferrara, sembra confermare una teoria avanzata anni fa dagli archeologi americani Robert Ross Holloway e Anna Margaret McCann: i Bronzi sarebbero stati originariamente assemblati in Sicilia, nella zona di Siracusa.

Il punto di partenza della ricerca riguarda le saldature che uniscono i vari pezzi anatomici delle statue. Gli studiosi hanno analizzato le terre utilizzate per queste giunture, confrontandole con campioni prelevati dalla foce del fiume Anapo, vicino Siracusa. I risultati, come afferma Cirrincione, hanno mostrato una perfetta corrispondenza geochimica tra i due campioni. Questo dato, secondo i ricercatori, rafforza l’ipotesi che i Bronzi siano stati assemblati proprio a Siracusa, una città che nel V secolo a.C. godeva di grande prestigio.

Cirrincione, sottolineando l’importanza scientifica del risultato, dichiara:

“Non pretendiamo di dimostrare la verità assoluta, ma la perfetta compatibilità tra i campioni è un elemento di rilievo. La nostra ricerca si basa su criteri scientifici e non è legata a una contesa tra Calabria e Sicilia per la paternità dei Bronzi”.

Secondo la McCann, i due colossi potrebbero raffigurare i signori di Siracusa Gelone e Ierone. Sebbene questa ipotesi non abbia trovato pieno supporto, gli studiosi hanno individuato diverse fonti storiche che giustificano la nudità delle statue, tipica delle raffigurazioni di divinità o condottieri. Madeddu ha spiegato come il “Bronzo B” (presumibilmente Gelone) sia sorprendentemente simile a descrizioni di celebri statue siracusane raffiguranti il condottiero nudo, nell’atto di deporre lancia e scudo. Elementi come l’elmo corinzio, raffigurato anche nelle monete siracusane, sembrano confermare ulteriormente il legame con Siracusa.

Questi nuovi studi, che saranno pubblicati su una rivista scientifica internazionale, continuano a gettare nuova luce sulla misteriosa storia dei Bronzi di Riace, aprendo la strada a ulteriori ricerche che potrebbero, un giorno, svelare definitivamente il loro affascinante passato.

Fonte: Repubblica