Borgo Croce non molla, Chirico: ‘Non mi fermo, si riparte più colorati di prima’
Maria Grazia Chirico: 'Incredibile l'ondata di affetto. Ci hanno scritto anche dall'America. Adesso ripartiamo, con ancora più colori"
23 Agosto 2024 - 12:57 | di Vincenzo Comi
Non ha voluto vedere ancora il furgone bruciato. La rabbia è tanta, troppe le domande sul perchè di un atto così vile che colpisce un’intera comunità che fino ad oggi ha solo beneficiato dei risultati positivi del virtuoso progetto ‘Borgo Croce‘.
Maria Grazia Chirico, ideatrice del meraviglioso percorso di sviluppo e nuova identità del borgo, è ancora sotto shock e incredula per quanto accaduto.
“E’ stato dato alle fiamme quello che per noi era un simbolo di Borgo Croce – spiega ai nostri microfoni – Oltre che un’opportunità di guadagno, il furgone era per tutti il simbolo della rinascita del borgo. Per l’associazione che opera senza scopo di lucro e per tutti noi volontari è stato un colpo durissimo”.
Chi ha voluto colpire in modo così violento un’associazione che ha come solo obiettivo quello di far rinascere un paese che fino a qualche anno fa era completamente dimenticato? E soprattutto quale il motivo del vile atto e del messaggio chiaramente intimidatorio?
“E’ da ieri che mi faccio domande su domande senza darmi una risposta – spiega Maria Grazia Chirico – Non abbiamo mai fatto del male a nessuno e non abbiamo mai avuto problemi con nessuno. E’ la prima volta che succede una cosa del genere e per me è tutto inspiegabile. Non riesco a farmene una ragione.
Il furgone è stato dato alle fiamme in piena notte. Una cinquantina le persone che popolano il centro, pochissime dunque le case abitate. Ma il punto in cui ignoti hanno dato fuoco al bus navetta è nel cuore di Borgo Croce, all’interno del campo da calcio. Possibile che nessuno abbia visto nulla?
“Non c’erano purtroppo telecamere. E’ accaduto la notte dopo le due e mezza e in un posto leggermente più distante, rispetto alla piazzetta centrale. Sono sicura che nessuno dei miei concittadini ha visto nulla. La comunità di Borgo Croce è coesa e unita”.
Centinaia i messaggi istituzionali che arrivano in queste ore e migliaia quelli che rimbalzano sui social.
“Non immaginavo che Borgo Croce avesse conquistato cosí tante persone. Un numero spropositato di persone mi ha scritto non solo dalla Calabria ma anche dalla regioni vicine. Anche dall’America ci hanno scritto. E’ stato incredibile l’ondata di affetto”.
Maria Grazia Chirico e Borgo Croce non mollano. Tutto il team dell’associazione è già al lavoro per far risplendere ancora di più il piccolo borgo.
“Non mi fermo, non ci fermiamo. Domani abbiamo una serata, lunedì ne abbiamo un’altra. Stiamo già lavorando al Natale e sarà ancora più bello di quello dell’anno scorso. Un atto così meschino non interromperà mai i progetti che abbiamo. Borgo Croce è il simbolo di rinascita e rinasceremo anche questa volta. Il furgone rimarrà lì come simbolo di rinascita. Per adesso non lo voglio nemmeno toccare, rimarrà fermo lì”.